La prima cosa che vi viene in mente pensando alla Toscana? A me il vino, le colline, i cipressi e il dolce paesaggio un po’ bruciato dal sole nei mesi estivi. Ma il vino, sì, è quello il mio primo pensiero. Non si può intraprendere un viaggio in Toscana senza fare un tour del Chianti, senza andare ad assaggiare almeno uno dei pregiatissimi vini che ci offre questa regione. Anche voi astemi, sì, perché il vino non è solo alcol, è un prodotto antichissimo, con una lavorazione ricca di tradizioni e mano d’opera, che sprigiona un senso di famiglia e attaccamento al proprio territorio incontenibile. In Toscana vendemmiare è fare festa, è riunirsi con amici e parenti, è concludere in bellezza un’annata di incertezze meteorologiche. Quindi anche se non siete grandi bevitori un sorso fatelo, giusto per rendere omaggio a uno dei prodotti Made in Italy per eccellenza. Quindi iniziamolo questo tour del Chianti, e andiamo alla scoperta della perla della Toscana: il vino.

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Vista dall'altro campo con balle di fieno
Campo in Toscana

Tour del Chianti, da dove iniziare?

 Innanzitutto c’è da dire che con Chianti si intende un’ampia zona che comprende le province di Firenze, Siena e Arezzo, e che include bellissimi borghi medievali che vedremo in questo e nei prossimi articoli e di cui ho anticipato qualcosa nell’articolo introduttivo sul tour della Toscana in macchina. Tra questi, Radda in Chianti, Greve e Panzano in Chianti, ma anche Certaldo, San Gimignano, Volterra, Montalcino e Montepulciano. Oggi parleremo di alcuni borghi, perfetti magari per passare un weekend di due o al massimo tre giorni.
 

Greve in Chianti e Panzano in Chianti

 

Per iniziare il vostro tour del Chianti, consiglio di iniziare dai paesini di Greve in Chianti e Panzano in Chianti, famosi entrambi per la festa del vino che si celebra ogni anno a settembre, decisamente il periodo più consigliato in cui andare. Prima del Covid, nelle piazze centrali dei borghi si raggruppavano molti produttori di vino a promuovere degustazioni e acquisti delle ultime annate; mentre l’anno scorso -e chissà se anche quest’anno- erano stati organizzati diversi percorsi da fare in macchina con meta direttamente le varie aziende agricole dove degustare e comprare, senza così creare assembramenti. Ovviamente, i due borghi sono anche carini da visitare e assolutamente consigliati per un pranzo o una cena in stile toscano DOC.

 A proposito di cibo, una menzione speciale la merita il borgo di Panzano in Chianti, celebre non solo per il vino ma anche per essere la città natale di Dario Cecchini, macellaio e chef che propone un menù degustazione chiamato “solociccia”, comprendente svariati tagli di carne, tra cui alcuni forse meno conosciuti. Date un’occhiata al sito web e guardate la puntata a lui dedicata nella serie TV Chef’s Table su Netflix. La premessa dello chef è: “Lasciate ogni speranza, o voi che entrate, siete nelle mani di’ macellaio”. Più toscano di così!

Una visita alle Cantine Antinori

Per realizzare un tour del Chianti che si rispetti, non può mancare una visita guidata alle Cantine Antinori, situate a Bargino, a solo mezz’ora da Greve in Chianti. Si tratta di una cantina diventata simbolo di una delle famiglie di vignaioli più longeve in Italia (dal 1300!). Una cantina che lascia a bocca aperta sin dalla cancellata d’ingresso: davanti a noi un edificio costruito interamente con materiali locali, perfettamente inglobato nel paesaggio ambientale nonostante la sua dimensione, una scala a chiocciola enorme che ci dà il benvenuto in cantina. Una perla di architettura e design, che permette agli appassionati di vino di entrare a far parte per un paio d’ore di una famiglia che ha fatto la storia di questo settore. Finita la visita e la degustazione -con tanto di video in sala cinema-, fermatevi a pranzo al ristorante della cantina, con vista sulla vigna, e continuate l’assaggio dei vini della tenuta: ne uscirete un po’ in obliquo ma ne varrà la pena! 😉 
Cantine Antinori

San Gimignano

Altra immancabile tappa del tour del Chianti è senza dubbio San Gimignano, bellissimo borgo medievale e città Patrimonio dell’UNESCO. Come tutti i paesi della zona del Chianti e non solo, si tratta di borghi molto piccoli, che possono essere visitati in qualche ora, ma che meritano senz’altro una visita, per particolarità o caratteristiche diverse. Fermatevi magari per un pranzo a San Gimignano, e date un’occhiata all’interno delle mura: il paese si staglia in una posizione rialzata, per cui gode di una stupenda vista sul paesaggio collinare circostante. Anche un aperitivo con vista campagna, proprio a ridosso delle mura cittadine, potrebbe essere una buona idea. 
E ovviamente, non dimenticatevi di acquistare qualche souvenir toscano: che sia una bottiglia di vino, un salame di selvaggina, un pezzo di formaggio o un barattolino di ragù di cinghiale, optate per un souvenir gastronomico. Del resto siamo in Italia; col cibo si va sul sicuro!
San Gimignano
San Gimignano

Certaldo

A chi è sempre stato uno studente modello ma anche a chi di scuola non ne ha mai voluto sapere un bel niente, risuonerà nella mente il nome di Certaldo. Dove l’abbiamo sentito più e più volte? Boccaccio vi dice qualcosa? 
Ebbene Certaldo è la città natale -si presume- proprio di Boccaccio, la cui opera più famosa è il Decameron (non possiamo non averlo letto, si studia alle medie!).
In tempi più moderni, Certaldo si divide in Certaldo Bassa, che a mio parere non merita una visita, e Certaldo Alta, un piccolissimo borghettino raggiungibile il funivia ma anche a piedi se siete amanti delle salite impervie. Non servono certo ore per visitarla, bensì minuti, da quanto è piccola; vero è che una sosta in occasione di una cena è sicuramente la scelta ideale per unire l’utile al dilettevole. Anche qui la vista non è niente male, data la posizione sopraelevata e ci sono un sacco di ristorantini dove si mangia bene. Basta fermarvi in uno qualsiasi, andrete sul sicuro!

Che ve ne pare di questo tour del Chianti e di quest’immersione nel vino? Visitate i borghi senza fretta, godetevi i pranzi e le cene e fatevi delle lente passeggiate. Come vi ho detto, i paesi sono piccoli e magari non ci saranno musei o attrazioni famose come abbiamo visto invece nell’articolo su Firenze, ma lo spirito deve essere quello di rilassarsi, magari con un bicchiere di vino in mano, e godersi una vacanza in santa pace. Ah! E non dimenticatevi di fermarvi a fare un piccolo shooting fotografico in qualche campo di girasoli o con qualche balla di fieno qua e là che trovate per strada!

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Intanto io vi do appuntamento al prossimo episodio del tour, sempre sulla Toscana: di buon cibo e buon vino non se ne ha mai abbastanza!

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