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Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è riscoprire le meraviglie dell’Italia e capire perché Dante e Petrarca -più lungimiranti di noi- l’hanno ribattezzata il Bel Paese. La pandemia ci doveva insegnare anche a essere più buoni, gentili col prossimo, rispettosi, a riallacciare le amicizie perdute, a dire ti voglio bene ai nostri familiari, ma se approfondissi quest’argomento divagherei indubbiamente. Per farla breve, rimaniamo gli stronzi di sempre ma per lo meno abbiamo aperto gli occhi intuendo una volta per tutte perché ogni anno una flotta di stranieri si ammassa sulle nostre coste e nelle nostre città storiche. 

Io, per esempio, non sapevo nulla dei castelli del Trentino: da buona ignorante abituata a passare le sue vacanze rigorosamente all’estero, non avevo neanche idea che in Trentino ci fossero dei castelli. Quando pensavo a un potenziale viaggio alla volta dei castelli, mi immaginavo un bel tour tra quelli della Loira o della Scozia, e mai avrei pensato esistesse una vera e propria rete di castelli trentini. 

Quanti castelli ci sono in Trentino?

Il Trentino, invece, è tappezzato di castelli antichissimi, alcuni meglio conservati, altri meno, e penso sia la regione italiana con la maggior densità di castelli rispetto alla sua dimensione. Se ne contano oltre 300, considerando sia quelli visitabili che quelli ormai scomparsi.  

Castelli del Trentino: ecco quali ho visitato

Durante il mio tour del Trentino-Alto Adige a ottobre, oltre a visitare una miriade di laghi e a ubriacarmi sulla Strada del Vino, ho scoperto ben cinque castelli appartenenti a epoche storiche diverse. Dopo tutte quelle passeggiate nella natura ad ammirare il foliage ottobrino, un tuffo nella storia mi ha fatto tornare alla realtà e ricordare che esiste anche l’uomo sulla terra e non solo boschi e laghi. Volendo c’è anche la possibilità di fare una sorta di “pacchetto castelli” a un prezzo più conveniente. Se sapete già il vostro itinerario e che castelli visiterete, basta informarsi meglio alla biglietteria del primo in cui andrete.
Come vedete dalla mappa qui sotto, questi castelli trentini sono piuttosto vicini gli uni agli altri, e a Trento in generale. Per cui, se state pensando a un viaggetto lampo, potrebbe essere un’opzione quantomeno originale.
Mappa dei castelli del Trentino

Castello del Buonconsiglio

Durante il mio tour ho pernottato ben quattro giorni a Trento, non perché sia un’immensa città, ma perché è un buon punto d’appoggio per visitare i dintorni, come la Val di Non o la Valle di Comano. Trento è una bella città, viva e votata all’aperitivo serale, dove troneggia il Castello del Buonconsiglio -proprio in centro-, il monumento storico-artistico più importante della regione, sede dei principi vescovi sin dal 1255. 
Com’è mia abitudine, non starò qui a snocciolarvi la discendenza susseguitasi nel castello o le battaglie sanguinarie che lo hanno visto coinvolto; non è la mission di questo blog e sono certa che ne verrete a conoscenza sul posto. Vi dirò però che, oltre a essere un castello a tutti gli effetti, è anche un museo archeologico che racchiude reperti risalenti alla Preistoria, all’Impero Romano e all’Alto Medioevo. Chicca del castello del Buonconsiglio, la Torre Aquila, una stretta torre che conserva l’opera quattrocentesca “Il Ciclo dei Mesi”, del pittore boemo Venceslao. La guida vi spiegherà ogni dettaglio 😉 .
Cliccando su questo link, troverete tutte le informazioni necessarie, non solo relative al Castello del Buonconsiglio, ma anche agli altri castelli del Trentino.

Castel Beseno

Forse tra i castelli del Trentino più iconici, si potrebbe dire la tipica struttura che ci immaginiamo quando pensiamo alla parola “castello”. Arroccato su una collina, precisamente nel comune di Besenello, con mura di cinta altissime, è infatti la più maestosa struttura fortificata del Trentino-Alto Adige. Quando l’ho visitato, dato il ridente periodo storico, ero completamente sola, e nonostante questo mi ci è voluta una mattinata intera. Armatevi di pazienza e iniziate una lunga camminata tra i giardini e le innumerevoli sale; vi sentirete minuscoli davanti a tanta maestosità e silenzio.
Oltre alle armature che non mancano mai, a ottobre 2020 c’era anche una mostra fotografica temporanea di Mandy Barker sull’impatto della plastica negli oceani. Non credo ci sia più ma vi invito comunque a dare uno sguardo su Internet perché di grande impatto.

Castel Thun

Quando stavo per varcare la soglia di Castel Thun, il signore che mi ha misurato la temperatura, ha guardato il termometro elettronico e mi ha detto: “Perfetto, può entrare signorina, ha 32.5º!”. Ah! Non sapevo di essere morta! 😉
A parte quest’aneddoto da pandemia mondiale, la visita a Castel Thun è stata una delle più piacevoli. A differenza di Castel Beseno -più rude, vuoto e medievale-, Castel Thun (a Vigo di Ton, in Val di Non, fa un po’ ridere!) è quasi totalmente arredato e ammobiliato. Entrando nelle sale, l’immaginazione vola: com’era la vita di un nobile nel 1500? come si riusciva a cucinare in una cucina così? com’era davvero la vita quotidiana dell’epoca? Domande a cui si può rispondere, certo, basta studiare un po’, ma per quanto si possa essere esperti storici, è uno stile di vita che non toccheremo mai con mano e che sarà per sempre avvolto da un velo di mistero.

Castel Toblino

La visita a Castel Toblino è stata diversa da quella agli altri castelli del Trentino, perché ciò che affascina non sono tanto le sale, oggi convertite in ristorante, quanto il fatto che sia un castello lacustre, affacciato sul Lago di Toblino (a Calavino, in provincia di Trento). Nelle belle giornate, i riflessi del castello sull’acqua lasciano a bocca aperta e un tour fotografico intorno al lago è d’obbligo. Se non vi va di spendere un occhio della testa al ristorante del castello, provate il bar al piano terra, c’è una terrazza carinissima che dà proprio sul lago.
Castel Toblino
Castel Toblino

Castello di Stenico

Quando ho fatto il check-in al mio bed&breakfast di Stenico, anche la ragazza che lo gestiva mi ha chiesto cosa ci facessi a in quel minuscolo paesello! Se devo essere sincera, non lo so nemmeno io perché ho prenotato una notte proprio a Stenico, fatto sta che è lì che ho provato un buonissimo tortel di patate di cui ho parlato nell’articolo sulla gastronomia del Trentino-Alto Adige, dove ho bevuto il miglior liquore ai mirtilli della mia vita e dove ho fatto razzia dei cibi tipici della zona. Ah, e ho anche provato il brivido di cenare in un ristorante completamente vuoto!
 In effetti, devo dire che a Stenico non c’è granché, ma una puntatina al Castello di Stenico è comunque da apprezzare, anche solo per ammirare la spettacolare vista su tutta la Valle di Comano. 
Castello di Stenico - Valle

Stenico è stata una delle ultime tappe del mio tour. Una volta lasciato questo paesino arroccato e forse un po’ assopito, sono andata alla volta di Riva del Garda, passando prima da uno stupendo maso dove ho fatto due ore di trekking con gli alpaca! Sì, anche in Italia ci sono alpaca e lama, ma di questo ne parleremo nel prossimo episodio!

Spero che la visita alla volta dei castelli del Trentino vi sia piaciuta, a presto!

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