Barcellona è casa. La casa dei miei due Erasmus, la meta di molti dei miei viaggi e la mia vera casa dal 2017. Con questo articolo su cosa vedere a Barcellona, spero di riuscire a raccontare le mie sensazioni mentre vivo e respiro questa città, e spero di farvela amare, come la amo io.
Per iniziare da qualche parte questa nostra visita, iniziamo dal capire cosa vedere a Barcellona in 4 giorni, un periodo di tempo scelto da molti e fattibile per poter visitare la capitale della Catalogna. Ci tengo a precisare che l’itinerario che vi presenterò non sarà propriamente turistico, ma pensato più per chi ama scovare delle chicche nascoste e scoprire posti realmente nuovi.
E non è finita qui! Perché alla fine dell’articolo troverete un E-Book gratuito in PDF super dettagliato da poter scaricare e portare con voi per il vostro prossimo viaggio a Barcellona (con tante tips anche sui dintorni!). Non perdetevelo!
Tabella dei contenuti
Cosa vedere a Barcellona in 4 giorni
Cosa vedere a Barcellona? Iniziamo con un consiglio: perdetevi, letteralmente, tra le stradine che vi circondano e passeggiate senza meta; troverete tutto quello che cercate ma con uno stato d’animo più rilassato e avventuriero.
Per quanto riguarda l’itinerario su cosa vedere a Barcellona in 4 giorni, penso che dividerlo in quartieri sia la soluzione migliore, così da non dover prendere troppe metro e perché una volta arrivati capirete che ogni quartiere di Barcellona è un mondo a sé:
- Giorno 1: Casco Antiguo (Barrio Gótico, El Born, La Ribera e la Barceloneta);
- Giorno 2: Grácia e i miradores
- Giorno 3: Eixample e Gaudí
- Giorno 4: Sant Antoni e Monjüic
Il Casco Antiguo di Barcellona
1. Il Barrio Gótico
Il quartiere più turistico, è vero, ma non potete andare via senza aver visto la Barcellona storica, e in particolare Plaça Reial, la classica piazza con i portici che si trova in tutte le città spagnole, Plaça Sant Jaume, la piazza del comune, la Cattedrale di Barcellona e le sue viuzze limitrofe, Portal de l’Àngel, dove fare un po’ di shopping se amate le grandi catene.
Il mio consiglio è quello di non pernottare in questo quartiere e di stare attenti a dove mangiate perché molti sono ristoranti per turisti. Soprattutto, vi prego, non fatelo sulla Rambla, di cui parleremo in seguito.
2. El Born e la Ribera
Dopo aver passeggiato per il quartiere Gótico deviate verso due quartieri vicini: El Born e La Ribera. Pieni di stradine incastrate tra loro, brulicanti di negozi vintage e bar di tapas, vi consiglio di mangiare a La Ribera, famoso per il mercato di Santa Caterina, e poi fare la vostra visita turistica a El Born.
El Born accoglie la bellissima chiesa di Santa María del Mar, dove potrete ammirare la riproduzione della Vergine Nera, la cui versione originale si trova a Montserrat, luogo di culto per eccellenza vicino alla città.
Il quartiere ospita anche il Mercato del Born, antico mercato ortofrutticolo ristrutturato a seguito del ritrovamento di alcune rovine della città vecchia. Dopodiché se vi va di vedere un museo, andate verso il Museo Picasso, ma passate oltre (non uno dei miei preferiti). Accanto hanno da poco aperto il Museo di Arte Contemporanea MOCO, molto interessante. Date poi un’occhiata al Parc de la Ciutadella dove, se siete fortunati, potrete assistere alle prove dei ballerini di tip tap o a quelle dei funamboli.
Se invece non avete voglia dei classici musei, vi consiglio il Museo de la Música Catalana, un teatro modernista, famoso ma non troppo! Qui potrete sia fare una visita guidata che prenotare un concerto per la sera.
3. Barceloneta
A questo punto forse le forze vi avranno abbandonato, ma vi consiglio di andare verso l’ora dell’aperitivo a La Barceloneta, che vanta un bellissimo lungomare e un’atmosfera magica. Si tratta comunque di un quartiere turistico, per cui attenzione a dove mangiate a cena, e soprattutto non fatelo in Passeig de Joan de Borbó. Piuttosto raggiungete l’iconico hotel W, sotto al quale ci sono diversi ristoranti da prenotare in anticipo: un po’ cari per via della location, ma niente male.
Se state pensando di visitare Barcellona in estate, non vi consiglio di balneare a La Barceloneta, perché la spiaggia è finta, è sempre pienissima, un po’ pericoloso e il mare non è granché. Una passeggiata però è d’obbligo, soprattutto la zona di Passeig de la Escudella, meno conosciuta, proprio dietro all’hotel W.
La Barcellona dei local: Gràcia
Un quartiere dove passare un paio d’ore e magari fermarsi a mangiare qualcosa e fare un po’ di shopping nei tanti negozi vintage o di artigianato. Le strade più belle sono: Carrer d’Astúries, Carrer de Verdi, Carrer del Torrent de L’Olla, senza dimenticare le tante piazzette del quartiere.
I miradores di Barcellona
Infine, sfruttate il pomeriggio e l’ora del tramonto per andare a vedere Barcellona dall’alto. In questo caso, avete tre opzioni:
- Bunker del Carmel (cosa vedere gratis a Barcellona? Questa è un’opzione!)
- Parc Güell, il parco di Gaudí
- Tibidabo, antico parco giochi che domina tutta Barcellona
Un giorno dedicato a Gaudí nell’Eixample
Sappiate che le opere di Gaudí costano care (si va dai 26€ della Sagrada Familia fino anche ai 35€ di Casa Battló), per cui prima fatevi due calcoli e se dovete scegliere tra Sagrada Familia, Casa Battló e La Pedrera, io vi consiglio senza dubbio la Sagrada Familia. Per quanto tutte siano grandi opere d’arte, questa sta su un altro livello.
Sant Antoni e Monjüic
Solo se visiaterete Barcellona in bassa stagione vi consiglio di andare anche al Poble Espanyol, progetto architettonico volto a ricreare in scala 1:1 alcuni dei paesi e edifici tipici più tipici della Spagna. Attenzione, però, perché è una zona molto turistica, che perde un po’ il suo charme se troppo affollata!
Cosa non vedere a Barcellona: sfatiamo qualche mito!
- la Rambla è la parte peggiore della città, che ad oggi non ha più nulla di caratteristico ed è solo un luogo per acchiappare i turisti. Innanzitutto lo sapevate che in tutte le città della Spagna esistono le cosiddette ramblas? Ebbene sì, perché con questo termine non si intende altro che un grosso marciapiede che sta in mezzo a due strade. Se a Barcellona volete vedere altre ramblas, andate piuttosto sulla Rambla de Catalunya o sulla Rambla del Poblenou.
- il Mercato della Boquería non vale la pena: idem come sopra, se volete farvi fregare pagando 100 gr di prosciutto a peso d’oro, ok, ma sappiate che ogni quartiere della città ha un mercato ortofrutticolo, quello della Boquería è semplicemente il più famoso. Recatevi invece al Mercato di Sant Antoni, a quello del Ninot o a quello di Santa Caterina o a quello di Sants. Vedrete che l’esperienza sarà più reale.
- a me il Tibidabo non piace, ma è una costatazione del tutto personale: trovo bello il panorama, ma penso che si veda ugualmente da posti più belli e autentici, come ad esempio il Bunker del Carmel.
Spero che questo itinerario su cosa vedere a Barcellona in 4 giorni vi sia piaciuto e che proviate a realizzarlo! E se volete sapere dove fermarvi a pranzo o a cena mentre siete in zona, ecco un articolo su dove mangiare a Barcellona!
Per finire, come accennato all’inizio: ecco che qui potrete scaricare l’E-Book gratuito in PDF con tantissime informazioni su Barcellona e dintorni! Cosa vedere, dove mangiare, dove dormire e tante altri consigli utilissimi! Scaricatelo subito e, se lo userete e vi tornerà utile, condividete le vostre impressioni sui social taggando il mio profilo IG @frangyontrip!
Mi manca tantissimo Barcellona. Non vedo l’ora di tornarci per scoprire sempre cose nuove.