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Benvenuti in un nuovo articolo viaggiatori! Oggi inizia un nuovo capitolo del blog, un altro viaggio fai da te che ci regalerà paesaggi strabilianti, a perdita d’occhio, proprio come piacciono a noi.
Questa volta rimaniamo nei confini nazionali e andiamo alla scoperta del Trentino-Alto Adige a ottobre!
Non un semplice ottobre, parlo di ottobre 2020: viaggio in Thailandia rimandato due volte, ferie ormai prese, compleanno dei trent’anni alle porte. Che fare?
In questo infelicissimo periodo di Covid, la scelta della meta è fondamentale e probabilmente una vacanza all’insegna delle passeggiate nella natura si rivela essere la scelta vincente. Senza rinunciare a viaggiare ma facendolo con accortezza, ho scelto di visitare il Trentino-Alto Adige on the road.
Ottobre è il periodo adatto?
Perché proprio il Trentino-Alto Adige a ottobre? Forse perché sia Bangkok che Bolzano iniziano con la b, o perché così a nord dell’Italia non ci ero mai stata -io che sono amante del mare e della ricotta siciliana. Forse perché di mare ne avevo abbastanza e di questa regione, ahimè, sapevo poco; fatto sta che in molti me l’avevano sconsigliata come meta, perché a ottobre piove e fa freddo, e il Trentino-Alto Adige si visita solo d’estate o d’inverno!
Smentisco dicendo che in venti giorni ha piovuto solo due volte, e il freddo è stato accettabile. Per me che non so sciare e che non avevo intenzione di addentrarmi su per le ferrate, il Trentino-Alto Adige a ottobre è andato più che bene. Ciò nonostante, questo tour potrebbe esservi utile per tutte le stagioni dell’anno, soprattutto in primavera o in estate.
Riassumendo, è stata una vacanza strabiliante, che mi ha regalato delle sensazioni mai provate: in vita mia credo di non aver mai visto dei colori autunnali così vividi e credo anche di non essermi mai goduta tanto profondamente una vacanza. Pochissima gente in giro -sia per la bassa stagione sia per il periodo che stiamo vivendo-, luoghi deserti, aria pulita, assenza completa di stress. La calca che solitamente affolla l’ormai troppo famoso Lago di Braies o l’attivissimo Lago di Molveno non è stata pervenuta, né tantomeno le code in bicicletta sulla pista ciclabile per l’Austria con partenza da San Candido.
Egoisticamente parlando, non aver trovato problemi legati al turismo di massa è stata una fortuna e una piacevolissima scoperta -noi che siamo ormai abituati a incontrare persone anche nei luoghi più sperduti del mondo. Non ho provato nessun senso di solitudine, bensì di pace assoluta. Se solo questo mondo fosse diverso, se potessimo cambiare il nostro stile di vita e avessimo la possibilità di viaggiare non soltanto a luglio e ad agosto, i viaggi prenderebbero un’altra piega e lo stress da vacanza che spesso ci capita di provare svanirebbe.
Se non cercate la movida, se vi basta starvene seduti su una roccia a osservare un bosco o un lago, se potete passar sopra al fatto che non tutti i ristoranti o i negozi siano aperti, se amate camminare e ascoltare il silenzio, allora vi consiglio spassionatamente di visitare il Trentino-Alto Adige a ottobre.
Trentino-Alto Adige a ottobre, da dove partire?
Dopo questa parentesi filosofica, torniamo alla nostra organizzazione. Con Google Maps alla mano, partono le mie solite ricerche su dove andare e cosa fare, e alla fine opto per camminate nella natura, visite ai laghi, ai castelli e alle città più importanti, senza dimenticare un po’ di meritato relax alle terme, perché staccare la spina non guasta mai. In venti giorni ci possiamo permettere di visitare tutta la regione, dal nord più assoluto al confine con l’Austria, fino al Lago di Garda. Sono mancate solo le scalate in montagna, perché la vacanza doveva essere rilassante e senza fatica.
Essendo ottobre e avvicinandosi il freddo, ho deciso di partire prima dall’Alto Adige per poi scendere in Trentino, con la speranza di non trovare i pinguini sulle Dolomiti, anche se non sono comunque mancati all’appuntamento!
Mappa del tour
Ecco il mio itinerario: sono partita dalla mia regione, la Toscana, ho fatto tappa un paio di giorni a Bologna per un saluto fugace ai miei ex compagni di università e sono salita su dal Veneto, con fermata nella Val di Cadore, così da rendere il viaggio di andata più corto; perché sì, adoro i viaggi on the road, ma non amo passare dieci ore al giorno in macchina. Poi la Val di Pusteria, la Val di Non, la Strada del Vino, la Val di Fassa e la Val dell’Adige. Seguite i prossimi articoli del blog per conoscere tutte le tappe!
Ripensandoci a mente fredda, è stato un perfetto viaggio di coppia, azzarderei persino romantico: ricordo le lunghe passeggiate intorno ai tanti laghi visitati, le cene a lume di candela in ristoranti semi-vuoti o in cui davvero eravamo gli unici clienti. Non c’è mai stata fretta di uscire per visitare più luoghi possibili per poi ritornare la sera in camera sfiniti; è stato un viaggio calibrato, pensato appositamente per staccare il cervello non solo dal lavoro, ma soprattutto da una situazione che ormai è diventata insopportabile. È stato un viaggio fatto di complici silenzi, di ascolto prolungato, di pace e libertà, tutto l’opposto dell’opprimente 2020.
A prescindere dal momento storico, un viaggio in Trentino-Alto Adige a ottobre non è mai stato così comune. Se potete viaggiare in quel periodo, però, ve lo consiglio con tutta me stessa, perché è un peccato condividere quei paesaggi incontaminati con milioni di altre persone intente a farsi selfie sul lungo lago, a intasare le piste ciclabili o le viuzze delle piccole città. Questi luoghi si apprezzano in solitaria, per sentirci parte integrante della natura e rimanere a bocca aperta davanti a tanta magnificenza.
Vi invito a seguire questo nuovo tour, a seguirmi sui social, Instagram e Facebook e a supportare il blog se lo trovate interessante. A presto!