Benvenuti in un nuovo articolo viaggiatori! Oggi inizia un nuovo capitolo del blog, un altro viaggio fai da te che ci regalerà paesaggi strabilianti, a perdita d’occhio, proprio come piacciono a noi.

Questa volta rimaniamo nei confini nazionali e andiamo alla scoperta del Trentino in autunno, o più specificatamente del Trentino-Alto Adige a ottobre! Avete capito bene, ottobre, perché come sempre ci piace fare qui su Il Mondo In Un Boccone, quando ci è possibile preferiamo viaggiare in bassa stagione, quando c’è meno gente in giro ed è possibile apprezzare maggiormente le bellezze dei luoghi visitati.

Tabella dei contenuti

Trentino in autunno: è il periodo adatto?

Perché proprio il Trentino-Alto Adige a ottobre? Ho scelto di visitare il Trentino in autunno perché sapevo che in estate ci sarebbe stata grande ressa, ora che il Trentino va così di moda: credo che invece sia un luogo che vada vissuto con la maggior pace possibile, allontanandosi quasi completamente da ogni forma di caos. Il mio obiettivo era infatti quello di farmi cullare dal canto delle montagne, di respirare aria silenziosa e di rilassarmi senza pensare a prenotare i ristoranti o le varie attrazioni per la paura di non trovare posto.

Autunno in Trentino: che tempo c’è?

Chiedendo in giro, non posso negare che l’autunno in Trentino mi era stato sconsigliato per via delle eventuali piogge. Io però ho tentato lo stesso: non so se sono stata fortunata, ma posso dirvi che in venti giorni ha piovuto solo due volte, e il freddo è stato accettabile. Per me che non so sciare e che non avevo intenzione di addentrarmi su per le ferrate, il Trentino-Alto Adige a ottobre è andato più che bene. Ovviamente, però, il meteo è un fenomeno imprevedibile per cui, scegliere il Trentino in autunno significa correre un piccolo rischio, ma a mio avviso vale la pena!

I vantaggi di andare in Trentino in autunno

Riassumendo, è stata una vacanza strabiliante, che mi ha regalato delle sensazioni mai provate: in vita mia credo di non aver mai visto dei colori autunnali così vividi e credo anche di non essermi mai goduta tanto profondamente una vacanza. Pochissima gente in giro, luoghi deserti, aria pulita, assenza completa di stress. La calca che solitamente affolla l’ormai troppo famoso Lago di Braies o l’attivissimo Lago di Molveno non è stata pervenuta, né tantomeno le code in bicicletta sulla pista ciclabile per l’Austria con partenza da San Candido.

Trentino-Alto Adige a ottobre - Lago di Molveno
Lago di Molveno

Egoisticamente parlando, non aver trovato problemi legati al turismo di massa è stata una fortuna e una piacevolissima scoperta -noi che siamo ormai abituati a incontrare persone anche nei luoghi più sperduti del mondo. Non ho provato nessun senso di solitudine, bensì di pace assoluta. Se solo questo mondo fosse diverso, se potessimo cambiare il nostro stile di vita e avessimo la possibilità di viaggiare non soltanto a luglio e ad agosto, i viaggi prenderebbero un’altra piega e lo stress da vacanza che spesso ci capita di provare svanirebbe.

Se non cercate la movida, se vi basta starvene seduti su una roccia a osservare un bosco o un lago, se potete passar sopra al fatto che non tutti i ristoranti o i negozi siano aperti, se amate camminare e ascoltare il silenzio, allora vi consiglio spassionatamente di visitare il Trentino-Alto Adige a ottobre, e più in generale il Trentino in autunno.

Cosa vedere in Trentino in autunno?

Dopo questa parentesi filosofica, torniamo alla nostra organizzazione. Con Google Maps alla mano, partono le mie solite ricerche su dove andare e cosa fare, e alla fine opto per camminate nella natura, visite ai laghi, ai castelli e alle città più importanti, senza dimenticare un po’ di meritato relax alle terme, perché staccare la spina non guasta mai. In venti giorni ci possiamo permettere di visitare tutta la regione, dal nord più assoluto al confine con l’Austria, fino al Lago di Garda. Sono mancate solo le scalate in montagna, perché la vacanza doveva essere rilassante e senza fatica.

Essendo ottobre e avvicinandosi il freddo, ho deciso di partire prima dall’Alto Adige per poi scendere in Trentino, con la speranza di non trovare i pinguini sulle Dolomiti, anche se non sono comunque mancati all’appuntamento!

Itinerario Trentino on the road: la mappa

Ecco il mio itinerario: sono partita dalla mia regione, la Toscana, ho fatto tappa un paio di giorni a Bologna per un saluto fugace ai miei ex compagni di università e sono salita su dal Veneto, con fermata nella Val di Cadore, così da rendere il viaggio di andata più corto; perché sì, adoro i viaggi on the road, ma non amo passare dieci ore al giorno in macchina. Poi la Val di Pusteria, la Val di Non, la Strada del Vino, la Val di Fassa e la Val dell’Adige. 

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Trentino

Ripensandoci a mente fredda, è stato un perfetto viaggio di coppia, azzarderei persino romantico: ricordo le lunghe passeggiate intorno ai tanti laghi visitati, le cene a lume di candela in ristoranti semi-vuoti o in cui davvero eravamo gli unici clienti. Non c’è mai stata fretta di uscire per visitare più luoghi possibili per poi ritornare la sera in camera sfiniti; è stato un viaggio calibrato, pensato appositamente per staccare il cervello.

Se potete viaggiare in quel periodo, però, ve lo consiglio con tutta me stessa, perché è un peccato condividere quei paesaggi incontaminati con milioni di altre persone intente a farsi selfie sul lungo lago, a intasare le piste ciclabili o le viuzze delle piccole città. Questi luoghi si apprezzano in solitaria, per sentirci parte integrante della natura e rimanere a bocca aperta davanti a tanta magnificenza.

Come sempre, vi invito a leggere anche gli altri articoli del tour, in modo da poterlo organizzare al meglio, a seguirmi sui social, Instagram e Facebook e a supportare il blog iscrivendovi alla Newsletter mensile in cui condivido non solo itinerari di viaggio, ma anche bei podcast che ho ascoltato o libri che ho letto!

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