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Cari viaggiatori, anche in questo articolo -come ho fatto con quello su Fuerteventura– vi propongo un mini itinerario di viaggio, un’idea carina per un fine settimana tra le bellezze dell’Italia, precisamente un weekend alle Cinque Terre. 

Immaginatevi un cielo sereno, una scogliera a picco, un mare di un blu intenso, tante casette colorate e qualche barca a vela sparsa qua e là: e voilà, le Cinque Terre! Cinque paeselli caratteristici che offrono, oltre a un panorama più unico che raro, grande ospitalità, buon cibo e buon vino: insomma, tutto ciò che serve per godersi un fine settimana invidiabile. 

Ovviamente, le Cinque Terre sono famose anche per i trekking, in quanto è possibile spostarsi da un paese all’altro non solo col treno, ma anche a piedi, percorrendo sentieri nella natura, non sempre facilissimi. Ma in quest’articolo mi piacerebbe trasmettervi una sensazione di relax quasi assoluto e quindi i trekking per oggi li mettiamo da parte.

Riomaggiore
Riomaggiore

Weekend alle Cinque Terre in total relax, come fare?

Mettiamo le cose in chiaro, total relax è un parolone, ma possiamo provare una via di mezzo. Se volete visitare le Cinque Terre in un weekend dovete mettervi in testa che ci sarà da camminare un po’, spesso sotto il sole, anche se sceglierete di prendere il treno come mezzo per raggiungerle. Sarà quindi un fine settimana abbastanza impegnativo, alternato però da pranzi vista mare con in mano un ottimo bicchiere di vino della zona dalla mineralità accentuata e, volendo, qualche nuotata nelle tante insenature che offre la costa ligure.

Quali sono le Cinque Terre?

Ma facciamo un passo indietro: quali sono le Cinque Terre? Tutti probabilmente conoscono Manarola, per l’iconico paesino con case colorate vista mare tanto fotografato e dipinto in passato e tutt’oggi. E gli altri paesi quali sono?
In ordine da Nord a Sud, ecco a voi: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Il consiglio è: visitateli tutti, partendo o da Nord o da Sud, a seconda del vostro punto di partenza.
Non è che ci sia qualcosa in particolare da vedere, come musei, chiese o monumenti: il weekend alle Cinque Terre va goduto in tranquillità, senza nessuna fila in attesa dell’entrata a un monumento storico. Fate sali-scendi per le impervie stradine di Riomaggiore, prendete una limonata nella parte più alta di Corniglia, godetevi il panorama di Manarola. Sdraiatevi sulla piccola spiaggia di Vernazza -se trovate posto- o prendete in affitto un ombrellone nella spiaggia di Monterosso, il paese delle Cinque Terre ad avere un bagnasciuga più ampio e meno scoglioso, più consono se viaggiate con bambini.

Dove dormire alle Cinque Terre?

A proposito di punto di partenza, uno degli scogli riscontrati nell’organizzazione del mio viaggio alle Cinque Terre è stato proprio capire dove dormire. Si deve cercare un punto strategico, un posto lungo la tratta ferroviaria che porta alle Cinque Terre, che permetta anche di parcheggiare facilmente l’auto, altro scoglio in cui si incappa durante questo viaggetto in stile tutto italiano. 
Siamo sempre lì: dipende quanto potete spendere! Pernottare nei paesi che fanno parte delle Cinque Terre è ovviamente più caro che pernottare nei paesi limitrofi. Inoltre, oltre al lato economico, ci si imbatte nell’impossibilità di raggiungere le Cinque Terre con l’auto, per cui io sconsiglio di dormirci. Due buone alternative sono quelle di dormire a La Spezia, proprio sotto Riomaggiore, o a Levanto, subito sopra Monterosso. Dipende quale vi piace di più e da dove venite, se dal Nord o dal Sud.
Nel caso in cui optiate per La Spezia, non rinunciate a fare un salto nella famosa Portovenere, strabiliante al tramonto, soprattutto nella zona della celebre Chiesa di San Pietro, proprio a picco sul mare.

Cinque Terre in treno: come spostarsi

Ecco che entra in campo Trenitalia! Vi confesso che dopo anni e anni di pendolarismo universitario avevo un po’ paura che l’intramontabile “Trenitalia si scusa per il disagio” incombesse anche sul mio weekend alle Cinque Terre e invece non è stato così (chissà se è stato un caso!). I treni sono frequenti e per lo più puntuali e anche la domenica ce ne sono abbastanza data l’elevata mole di turisti. A tratta un qualsiasi tragitto costa 4€, sia che vogliate andare ad esempio da Riomaggiore a Manarola (1 fermata), sia che arriviate a Monterosso da Riomaggiore (4 fermate). In alternativa è possibile fare la Cinque Terre Card; cliccando qui trovate tutte le informazioni aggiornate al 2021, sta a voi decidere -a seconda dell’itinerario- se conviene a livello di prezzo. 
Importante! Quando scendete alla stazione di Corniglia -l’unico paese a non essere direttamente sul mare-, dovrete attendere un mini-bus per arrivare in città oppure fare una salita di circa 1 km a piedi. Entrambe opzioni scomode, perché nel bus ci saranno 50 gradi e un affollamento di gente, non proprio ideale visti i tempi, mentre la salita sarà probabilmente sotto il sole cocente: per lo meno armatevi di cappello e di ventaglio, e magari visitare le cittadine nel tardo pomeriggio; forse questi piccoli accorgimenti vi aiuteranno nell’impresa.
Il costo della tratta di andata col bus è di poco più di 1€, a meno che non abbiate la Cinque Terre Card, e il biglietto va fatto all’interno della stazione. 

 

Spiaggia di Vernazza
Spiaggia di Vernazza

Mangiare alle Cinque Terre

Ciò che mi ha colpito di più del mio weekend alle Cinque Terre è stata la qualità del cibo. Diciamo che sono partita prevenuta perché ho pensato: sarà sicuramente un posto turistico ai massimi livelli, preso d’assalto dai turisti stranieri e quindi pieno di ristoranti che sfoggiano menù in quaranta lingue e con le immagini dei piatti all’esterno. E invece no!
Non importa scervellarsi su TripAdvisor alla ricerca di un ristorante che non sia turistico e che magari sia nell’entroterra. Alle Cinque Terre, finalmente, si può mangiare vista mare, nel posto più bello, senza dover rinunciare alla qualità del cibo. Potrete fermarvi nel ristorante o nell’enoteca che più vi piace e non aver paura di essere fregati dal classico ristoratore abituato ai turisti anglosassoni. Merita una menzione speciale La Cantina di Miky a Monterosso e l’Enoteca Dau Cila a Riomaggiore.
E per gli amanti del vino? Che ve lo dico a fare! I vini delle Cinque Terre mi sono piaciuti tantissimo, freschi, minerali, aciduli; ma gli esperti mi correggano se sbaglio 😉 ! Provate il vino A Scià, che in dialetto ligure significa La Signora, un vino tutto dedicato alle donne.

Dopo aver ricapitolato cosa vedere alle Cinque Terre, anche oggi è arrivato il momento di salutarci e di darci appuntamento al prossimo articolo! Chissà quale sarà il prossimo itinerario di viaggio 😉 .

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