L’ho già detto e lo ribadisco: non si può andare in Sardegna senza fare un tuffo in quell’acqua così cristallina e turchese che poche volte nella vita si ha il piacere di ammirare. Si sa, il periodo migliore per visitare questa stupenda regione italiana è senza dubbio l’estate, ma attenzione che anche la primavera e l’autunno non scherzano! Maggio o settembre, ad esempio, sono mesi perfetti per godersi sia un po’ di mare che per scoprire l’entroterra sardo e tutti quei bei paesini caratteristici che ci piace tanto fotografare. Oggi infatti non parliamo di mare, ampiamente dibattuto nell’articolo dedicato alle escursioni in barca in Sardegna. Oggi vi spiego cosa vedere in Sardegna oltre il mare.

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Cosa vedere in Sardegna oltre il mare: tips da non perdere

Ma dove andare in vacanza in Sardegna se non si sceglie di spaparanzarsi su una bella spiaggia? Be’, cari viaggiatori, in Sardegna non esiste solo il mare e se decidete di visitarla vi sconsiglio vivamente di trascorrere tutta la vostra giornata in costume. Già vi ho parlato di dove andare a fare alcune degustazioni di vino nell’articolo sulla Sardegna in autunno; oggi invece ci soffermiamo su alcuni paesini del Nord a mio parere imperdibili: Alghero, Castelsardo, Arzachena, Olbia e Santa Teresa di Gallura (il centro si intende!).

La Sardegna infatti, come del resto tutte le regioni del Bel Paese, sprizzano di tradizioni, culinarie e non, di sagre di paese per promuovere l’artigianato locale, di storia e di cultura, e quale momento migliore se non la primavera o l’autunno per godersi tutto questo? Non invidio le visite ai nuraghe sotto il sole cocente di luglio: a settembre, a ottobre o ad aprile, invece, prende tutto una piega più fresca e piacevole.

Cosa vedere in Sardegna oltre il mare, lghero
Alghero

Cosa vedere a Alghero: terra catalana o no?

Partiamo da Nord-Ovest e iniziamo il nostro itinerario su cosa vedere in Sardegna oltre il mare. Se siete fan della canzone di Giuni Russo non potrete trattenervi dal canticchiarla tutto il tempo durante la vostra visita ad Alghero, piccola cittadina dove le insegne delle strade sono scritte in doppia lingua: in italiano e in sardo, direte voi… sbagliato! In italiano e in catalano! Ebbene sì, sembra strano, ma ad Alghero si parla catalano, o meglio il dialetto algherese deriva dal catalano arcaico che veniva parlato in antichità, dopo alcune immigrazioni di conquista da parte del governo aragonese che, nel XVI secolo, espulse da questa terra i sardi e ci stabilì un cospicuo numero di catalani e valenziani. 
Oggigiorno, anche se la città viene chiamata col nomignolo “Barceloneta”, non è che si senta parlare catalano per strada, ad eccezione degli stessi turisti catalani molto patriottici che rivedono nella cittadina sarda un po’ della loro terra d’origine.
 
Cosa vedere a Alghero comunque?
Considerando che i paesi della Sardegna sono piuttosto piccoli, consiglio di fare un giretto per le vie del centro e di fermarsi a mangiare in un ristorantino tipico dove provare i malloreddus, i culurgiones con ripieno di patate o le dolcissime seadas, pasta fritta ricoperta di miele e arancia. 
Una passeggiata sul lungomare poi è d’obbligo per digerire il pranzo, soprattutto se avete concluso con le seadas, come me 😉 , e –mi raccomando– non perdetevi nemmeno queste attrazioni:
 
Alghero
Alghero

L’artigianato di Castelsardo

Castelsardo, a Nord della Sardegna, è un altro paese a mio parere molto suggestivo, anche se un po’ turistico. Si tratta di un piccolo borgo arroccato su una collina a picco sul mare, da cui si gode di una vista strabiliante. Tanti ristoranti dove non mangerei mai perché repleti di turisti stranieri e cartelloni giganti con foto di cibi e bevande, ma addentrandosi per le stradine del borgo si scorgono alcune case con la porta aperta dove alcune signore vendono i famosi cestini di Castelsardo, intrecciati a mano e coloratissimi. Utili come svuotatasche ma anche come centrotavola, questi prodotti di artigianato locale sono straordinari se consideriamo la pazienza con cui sono intrecciati e la creatività dei disegni realizzati.
Castelsardo
Castelsardo

Il borgo di Santa Teresa di Gallura

Altro consiglio su cosa vedere in Sardegna oltre il mare, il borgo di Santa Teresa di Gallura, perché appunto non si tratta solo di una zona balneare. La piazzettina centrale è molto carina sia per prendersi un caffè sia per fare un pranzo a base di salumi della zona serviti su un tipico tagliere di sughero sardo –altro prodotto di artigianato locale– e su una sfoglia sottilissima di pane carasau. 
 
Dopodiché recatevi in spiaggia, ma non per fare il bagno, bensì per prendere il sentiero che costeggia tutta la montagna e che vi porterà a varie calette di soli scogli da cui potrete vedere un fantastico tramonto.
In alternativa, anche la zona di Capo Testa è un’ottima idea per salutare il sole. Da lì, infatti, il tramonto è ancora più bello e contornato dalle tipiche rocce sarde, di natura più tondeggiante rispetto a quelle che siamo abituate a vedere nell’Italia peninsulare, nello stivale per intenderci! Capo Testa è una piccola penisola a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura che si affaccia su Bonifacio, in Corsica, e che è collegata alla terra ferma da un istmo. Un posto in cui mi sono sentita straordinariamente felice e fortunata, considerando che a fine settembre (quando sono andata io) c’era pochissima gente. Bellissimo il Faro di Capo Testa, il miglior posto dove vedere il tramonto e anche Cala Spinosa, una spiaggia facile da raggiungere e caratterizzata da enormi rocce proprio sul bagnasciuga. 
Faro di Capo Testa
Faro di Capo Testa

Olbia: solo un porto o una città da visitare?

Quando si pensa a Olbia ci vengono in mente i tanti traghetti che ogni giorno fanno avanti e indietro dalla penisola e che portano sull’isola sarda tanti connazionali pronti a passare le vacanze in Sardegna. Ma Olbia è solo un porto? Ebbene no: Olbia è una cittadina molto carina, con un centro storico vivo e pieno di locali che vanta diverse chiese e piazze di spicco, un museo archeologico e una ruota panoramica sul lungomare. La Parrocchia di San Paolo Apostolo è senz’altro da visitare, così come tutte le viuzze del centro, ricche di negozi molto alla moda. Io ci sono stata durante la festa del Vermentino, un vino bianco tipico sardo, per cui l’ho trovata molto viva e piena di attività. Una città dove trascorrere una bella serata, sempre in compagnia di un bicchiere di vino e di qualche pezzetto di formaggio o pane carasau. 
 
A soli 10 minuti da Olbia, troverete il piccolo paesino di Pittulongu dove sì, c’è praticamente solo il mare ma dove si estende anche una carinissima passeggiata sulla spiaggia piena di ristorantini e locali dove fare un aperitivo fronte mare. Avvertenze, la sera la spiaggia è completamente buia, non vi aspettate chissà quale lungomare col marciapiede impeccabile in stile Versilia, ma è anche l’autenticità del luogo e la sua diversità che ci permette di apprezzarne ogni aspetto, anche se non riscontriamo la perfezione tipica di altri luoghi turistici.

Una capatina ad Arzachena, un paesino senza mare

Probabilmente la cittadina più piccola di tutte quelle che ho elencato, dopo Castelsardo. Arzachena mi ha entusiasmato a metà: da vedere la chiesa, assolutamente, perché unica al mondo grazie alle decorazioni e ai colori della scalinata che la precede. Altra capatina al museo più piccolo del mondo, giusto per mettere la testa dentro e uscire e poi… be’, direi basta! 
Una cosa che sì consiglio, è quella di andare a mangiare in uno dei tantissimi agriturismi vicino ad Arzachena: locali molto alla buona e ultra genuini, dove mangiare porceddu sardo e tortelli della tradizione. In molti propongono un menù fisso per provare tutte le prelibatezze della zona!
Chiesa di Arzachena
Arzachena

Questo articolo era per farvi capire che in Sardegna non si dovrebbe andare solo per fare il bagno: il mare, è vero, è forse il protagonista della regione, ma non si può dire di conoscere veramente un posto senza averne passato al vaglio ogni aspetto. Assistere a una sagra di paese, parlare con gli artigiani locali, degustare i vini del luogo e assaggiarne i prodotti tipici sono tutti fattori che rendono la vacanza più autentica.

Spero che abbiate apprezzato questo piccolo specchietto su cosa vedere in Sardegna oltre il mare e che la prossima volta che approderete in questa fantastica perla italiana possiate apprezzarne davvero tutte le bellezze. 

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