Benvenuti viaggiatori! Lo sapete che vivendo a Barcellona vi parlo spesso di altre città o luoghi da visitare in Catalogna, per farvi conoscere anche posti meno noti o comunque meno visitati dai turisti internazionali. Oggi voglio parlarvi di Figueres e Cadaques, famose sì, ma nemmeno troppo visitati dai turisti italiani, per quanto io sappia.

In questo articolo, quindi, vi svelerò cosa vedere a Figueres e a Cadaqués, due cittadine del Nord della Spagna, quelle che ci appaiono all’orizzonte dopo pochi chilometri aver superato il confine con la Francia. Si parlerà di mare, di cibo e soprattutto del celebre, unico ed eccentrico Salvador Dalí, nato in queste zone e vero detentore delle chiavi di entrambi i paesi.

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Salvador Dalí
Salvador Dalí

Cosa vedere a Figueres, Spagna, la città natale di Salvador Dalí

Ebbene sì, per chi non lo sapesse, Figueres è la città dove è nato il grande e baffuto Salvador Dalí, anima del quale qui si ritrova dappertutto. Figueres è una cittadina molto piccola, il cui centro si riduce a una Rambla -grosso marciapiede con due strade laterali che, ricordo, non si trova solo a Barcellona!- e a una manciata di stradine piene zeppe di negozi e ristoranti, nonché a un paio di piazze dove si concentra la movida notturna.

 Ma cosa vedere a Figueres oltre alla classica cattedrale, che in questo caso si chiama Chiesa di Sant Pere? Ecco qualche spunto:

Teatro-Museo di Salvador Dalí

Figueres nasconde una chicca più unica che rara, ovvero il Teatro-Museo di Salvador Dalí. Non importa specificare la via o la piazza in cui si trova il museo: ovunque sia passato, Dalí ha lasciato il suo segno inconfondibile e, come ogni sua opera, anche il museo -che è stato progettato dall’artista in ogni suo dettaglio- porta il marchio dell’autore. Davanti ai nostri occhi, si erge una struttura fortificata rossiccia, con delle uova giganti al posto dei cosiddetti merli dei castelli medievali. E non è finita qui, perché oltre alle uova, spunta dalla cima dell’edificio un’immensa cupola geodetica, che si illumina di notte e che da sempre è il simbolo di Figueres.

Il Teatro-Museo di Dalí costituisce l’opera surrealista più grande al mondo, perché è il museo stesso a essere l’opera d’arte, non solo un contenitore. All’interno, poi, ci sono moltissime sale, una più bella e strana dell’altra, comprendenti molte altre opere di questo colosso del surrealismo. 

Non vi svelerò altri segreti di questo teatro nel museo o museo sul teatro che dir si voglia -dato che è stato costruito sulle antiche rovine del teatro municipale della città-, perché il Teatro-Museo di Dalí è il primo posto che dovrete obbligatoriamente visitare quando andrete a Figueres.

Castello di Sant Ferran

Poco fuori dal centro, il Castello di Sant Ferran sovrasta la città dall’alto di una collina. Si tratta di una fortezza settecentesca la cui cinta muraria risale al Medioevo. Da vedere, soprattutto se amate la storia!

Dove mangiare a Figueres

Ecco una piccola parentesi culinaria, che di solito faccio solo se merita davvero, e qui merita! Figueres brulica di ristorantini tipici e di angoli dedicati alla cucina gourmet e non solo. Ho mangiato in un ristorante vegano buonissimo, che ho decisamente apprezzato anche se non sono né vegana né vegetariana, e ho provato una delle migliori croquetas della mia vita.
 
Ma il ristorante che vi consiglio di provare è Bocam Restaurant, un laboratorio di cucina creativa molto particolare. Piatto preferito? Per rimanere in tema artistico, l’uovo di Dalí con mousse al frutto della passione (nel menù in catalano “ou de Dalí amb mousse de fruita de la passió“). 

Cosa vedere a Cadaqués

Adesso che sappiamo cosa vedere a Figueres, possiamo spostarci verso il mare, che d’estate è una necessità, almeno per me. Molto vicina a Figueres, a poco più di una mezz’ora in auto, si trova la cittadina di Cadaqués, un gioiellino in tutti i sensi. Arroccata su una scogliera, il panorama vale sicuramente una visita ma non certo un pernottamento! Le strutture alberghiere a Cadaqués costano un occhio della testa, anche 200 o 300€ a notte per rimanere bassi. Pertanto, se avete un budget ristretto, il mio consiglio è quello di fare base a Figueres -molto più economica- e visitare Cadaqués in giornata. Anche in questo caso, stiamo parlando di un piccolo paese dove basta una breve camminata lungo mare per vedere tutto ciò che c’è di interessante. Due foto alla caletta, un piede in acqua per sentirne la temperatura e una birretta su un muretto panoramico con vista verso il blu più infinito.
Cosa vedere a Cadaqués
Cadaqués

Casa Museo di Salvador Dalí

Ma Cadaqués non è solo un paese di mare, bensì il luogo turistico più vicino alla Casa Museo di Salvador Dalí, che si trova precisamente a Port Lligat, un piccolissimo villaggio di pescatori a pochi minuti di distanza. Purtroppo, devo confessarvi che la casa l’ho vista solo dall’esterno, perché quando sono andata a comprare i biglietti sono stata informata che le visite sarebbero state piene per le successive tre settimane! E chi l’avrebbe mai detto? Quindi con grande delusione, ve ne parlerò più nel dettaglio la prossima volta, o magari me ne parlerete voi! Mi raccomando, quindi, prenotate in anticipo!

Ciò che posso dire è che la casa è stata la vera residenza di Dalí e di sua moglie Gala dal 1930 al 1982, l’anno della morte di lei. Cosa c’è di particolare in questa casa? Innanzitutto la firma dell’autore, che non potrebbe essere nientemeno che un uovo gigante sul tetto.

Ma cosa sta a simboleggiare l’uovo nelle opere di Dalí? Il mondo di questo grande esponente del surrealismo è sempre stato costellato di simboli, primo fra tutti l’uovo (o forse i primi sono gli orologi?). L’uovo, duro nel guscio e molle all’interno, simboleggia amore e speranza vita, dato che Dalí lo associa alla gestazione intrauterina.

Il triangolo daliniano

E se dopo tutta quest’arte e le informazioni su cosa vedere a Figueres e Cadaqués non vi siete ancora stancati di Dalí, vi propongo un’ultima tappa nelle vicinanze, ovvero un’altra delle sue case, anzi un castello, quello dov’è sepolta Gala e dove si trasferì l’artista in seguito alla morte della moglie. Il Castello di Púbol il quale, insieme alla Casa-Museo di Port Lligat e al Teatro-Museo di Figueres, forma quello che si chiama il triangolo daliniano: se si tracciano, infatti, delle linee su una mappa a collegare questi tre edifici, si creerà un triangolo. Geniale come sempre, non credete?

Be’ ragazzi, la nostra avventura alla volta dell’arte oggi termina qui, ma se desiderate qualche altro consiglio sulle mete catalane, ecco qualche articolo che potrebbe tornarvi utile:

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2 commenti

  1. L’articolo, dotato di foto, è ben strutturato ed ha un suo filologico. È un modo efficace per guidare e assistere un viaggiatore alla scoperta di nuovi orizzonti. Brava!

I commenti sono chiusi.