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In Trentino-Alto Adige qualche visita ai laghi è d’obbligo. Con oltre 300 in una sola regione italiana, non ve ne potete certo andare senza aver ammirato uno, due o più specchi d’acqua incastonati in un paesaggio da cartolina. In un posto in cui la macchina fotografica impazzisce per la troppa perfezione, in questo articolo vi porto alla scoperta di 5 laghi del Trentino-Alto Adige che mi hanno lasciata a bocca aperta.
Come ho spiegato nel primo episodio sul Trentino-Alto Adige, la prerogativa del mio tour a spasso per questa regione nordica è stata la tranquillità: niente trekking, solo atmosfera autunnale, lunghe passeggiate nei boschi, contemplazione del fogliame colorato sugli alberi, visite ai laghi e ai castelli, silenzio e tante, tantissime fotografie.
Di laghi in Trentino-Alto Adige ne ho visti sei ma oggi ve ne menziono cinque, perché il Lago di Garda non è un lago di montagna e ho deciso di parlarne più avanti.
Come prima volta ho visitato i cinque laghi più famosi, ma a ottobre 2020 in Trentino-Alto Adige i turisti si contavano sulle dita di una mano, quindi li ho potuti ammirare in totale solitudine. Uno più affascinante dell’altro, ciò che ho apprezzato maggiormente è stata la sorpresa nel non sapere quale sarebbe stata la condizione del lago il giorno della visita, prerogativa esclusivamente autunnale. Mi spiego meglio: se nella notte fosse nevicato, il giorno dopo avrei visto il paesaggio intorno al lago parzialmente innevato. O ghiacciato, come mi è successo per il Lago di Carezza. O autunnale, come al Lago di Tovel.
Ma ricordate! Ogni viaggio fai da te può e deve cambiare in corso d’opera e noi viaggiatori intelligenti dobbiamo sviluppare una forte dipendenza dal meteo. È inutile andare a visitare un lago se piove a dirotto o nevica incessantemente, perché non ce lo potremo godere al meglio, né nei colori, né nel muoverci intorno alla riva. Quindi, consapevoli di che tempo farà, iniziamo la nostra carrellata!
5 laghi del Trentino-Alto Adige da non perdere
Lago di Braies
È stato emozionante fotografare l’acqua verde e gli alberi gialli coperti di neve affacciati sul Lago di Braies, in Val Pusteria, uno dei miei preferiti fra i laghi del Trentino-Alto Adige. Là, dove l’inverno si stava facendo largo prima del tempo tra la vegetazione ancora troppo autunnale. Avendo nevicato il giorno prima, ho potuto passeggiare in mezzo alle rive innevate, fotografare le famose barchette del lago con i sedili colmi di neve e godermi un paesaggio tranquillo e pacato, dai tratti assonnati. Come non innamorarsi di un posto così?
Lago di Resia
Un lago che ho voluto visitare a tutti i costi, un luogo che nel suo silenzio racconta una storia triste e un po’ misteriosa. Lago artificiale della Val Venosta, un tempo al posto del Lago di Resia sorgeva un paese con 163 case che, nel 1950, furono sommerse dall’acqua per far spazio al bacino di una centrale idroelettrica. Oggi solo il campanile spunta fiero dal lago, quasi volesse ricordare l’affronto subito da un paese costretto a sfollare, ad abbandonare le case costruite con tanti sacrifici, tutto perduto in pochi attimi. Un lago che vale la pena vedere, perché unico al mondo e trasudante di riflessioni su quanto sia in bilico la vita, su quanto le nostre certezze siano fragili, perché tutto può cambiare da un momento all’altro, e gli sforzi di una vita possono essere sommersi in un secondo.
Lago di Carezza
Facilmente raggiungibile da Bolzano, il terzo lago visitato è stato il Lago di Carezza, in Val d’Ega, che ho avuto la sorpresa di trovare completamente ghiacciato. Affascinante sotto questo aspetto ma avvolto da un’atmosfera forse un po’ desolata -anche considerando che non c’era nessuno- a causa dei tanti alberi tagliati e della malridotta vegetazione circostante, distrutta da una tempesta di vento scatenatasi nel 2018 che ha abbattuto migliaia di abeti e alberi della zona.
Lago di Tovel
Il più autunnale e un altro tra i miei favoriti è stato il Lago di Tovel, in Val di Non, colui che ha sprigionato gli incessanti click della mia macchina fotografica, fuori dai gangheri per le migliaia di foglie di colori diversi, le casette in legno vicino agli argini e la spiaggetta bianca che staccava da quella palette di colori caldi. Una pecca però c’è, ed è piuttosto logistica: se visitate il lago in bassa stagione, assicuratevi di aver fatto la pipì prima di addentrarvi nella boscaglia! 😉 Ovunque c’è scritto di non fare bisognini negli anfratti in stile “I’m watching you!”-evidentemente pratica comune-, ma le strutture a ottobre sono chiuse e non ci sono bagni pubblici!
Lago di Molveno
Ultimo nella mia lista dei laghi del Trentino-Alto Adige, certo non per bellezza, il Lago di Molveno, sempre in Val di Non. Credo sia stata una gran fortuna visitarlo in autunno, perché so che in alta stagione si fa molta fatica a parcheggiare e a godersi qualche angolo di tranquillità. Il torpore del lago con la sua foschia mattutina, lo strano silenzio tutt’intorno, così distanti dal caotico parco divertimenti che risulta essere in estate, sono stati i motivi per cui l’ho amato. Ho pensato che viaggiare sempre così, vedendo la natura per quella che è, sarebbe una gran soddisfazione e ci permetterebbe di rilassarci davvero, sentendoci non padroni della natura, ma parte integrante di essa.
Avete visitato altri laghi del Trentino-Alto Adige? Scrivete nei commenti quali vi hanno colpito di più e in che stagione li avete visti! E non dimenticatevi di seguire le mie avventure di viaggio su Instagram!
A presto con il prossimo articolo!