Esiste una parola portoghese che sul dizionario ha una definzione piuttosto lunga, che recita così “sentimento di nostalgico rimpianto, di malinconia, di gusto romantico della solitudine, accompagnato da un intenso desiderio di qualcosa di assente”. Questa parola è saudade e —tra le tante sfaccettature del suo significato— si dice che questa sensazione entri dentro di noi una volta visitato lo straordinario Paese che è il Portogallo, una volta incontrata la sua gente e respirata l’aria della sua capitale. Ma visitare Lisbona in 3 giorni è forse sufficiente per insinuare dentro di noi la famosa ma sconosciuta ai più saudade? Vi dico di sì, nonostante questo non significhi conoscere la città a fondo.
Per poter capire la vera essenza di una città ci vogliono ovviamente più di 3 giorni, ma sono certa che anche un primo assaggio di Lisbona vi porterà a volerla visitare ancora e ancora. Una volta assaporata l’atmosfera lusitana, visto il sole fendere le strette strade del centro al tramonto e conosciuto anche solo superficialmente le bellezze che la città offre, Lisbona vi mancherà.
Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni
Visitare Lisbona in 3 giorni: la lista completa
Da dove si comincia e cosa vedere a Lisbona in 3 giorni? Io consiglio di dividere i quartieri nei vari giorni, senza saltare da una parte all’altra della città inutilmente.
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Giorno 1: da Rossio a Praça do Comèrcio
Oltre agli azulejos, Lisbona è anche famosa per i suoi miradouros, ovvero per i suoi punti panoramici, e a Baixa ne trovate uno: l’Elevador de Santa Justa. Personalmente non consiglio di prendere quest’ascensore in stile Art Nouveau, in quanto il tragitto costa sui 5€ ed è possibile ovviare a questa spesa arrivando nel punto più alto dell’ascensore dal Convento del Carmo, situato nel Barrio Alto: da lì la vista è gratis!
Scendendo Rua da Prata o Rua de Áurea si arriva fino a Praça do Comercio, un’immensa piazza che dà sul fiume Tago, ma la sensazione è quella di stare su un lungomare, con i tanti chiringuitos sparsi qua e là, i baracchini ambulanti di piña colada da bere direttamente dall’ananas e l’atmosfera marina che si respira.
E se vi state chiedendo: dove vedere il tramonto a Lisbona? be’ la risposta è proprio qui! Una volta in città, capirete che qui il sole è diverso da quello a cui siamo abituati. Quella famosa golden hour che tutti decantano sui social network, il momento perfetto per fotografare, be’ qui c’è davvero, ed è più dorata che mai. Una luce morbida, che si posa sui volti della gente, sulle case e sulle finestre, quella luce che rende Lisbona una città magica e romantica in tutto e per tutto.
Giorno 2: Barrio Alto e Chiado
Visitare Lisbona non ha senso senza una capatina nei quartieri di Barrio Alto e Chiado. Di certo i più iconici della città, è qui che si vive la vera essenza di Lisbona, tra bar, ristoranti che offrono petiscos (li vogliamo interpretare come una sorta di tapas spagnole?), piccole boutique di prodotti artigianali… insomma due quartieri artistici dove sorseggiare una ginjinha, un liquore alla ciliegia e dove passare la sera, magari sentendo un po’ di fado, il celebre genere musicale portoghese.
Oltre a farsi travolgere dal fascino di Lisbona e dei suoi quartieri, al Barrio Alto non perdetevi il Miradouro de São Pedro de Alcântara, da cui è possibile vedere i famosi tetti rossi della città e la visita al già citato Convento del Carmo, una chiesa senza tetto che mi ha ricordato molto l’Abazia di San Galgano in Toscana. Attenzione, è chiusa la domenica!
A Chiado, invece, il consiglio è quello di farci una passeggiata verso l’ora del tramonto, soprattutto se siete amanti della fotografia. Largo do Chiado, infatti, è uno dei punti da cui passa la celebrità di Lisbona: il tram 28. In realtà, lo vedrete veramente ovunque, perché questo tram passa per tutti i quartieri, ma qui si ferma per qualche secondo in un punto ottimo per scattare qualche foto mentre la gente sale e scende.
A proposito del 28: salire o non salire? Be’, io ho preferito ammirarlo da fuori, così come tutti gli altri tram della città, perché è decisamente affollato e le sardine ho preferito mangiarle che diventarne una. In ogni caso, è utile per spostarsi tra i vari quartieri, meglio ancora se si riesce ad accaparrarsi un posto a sedere: chissà!
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Giorno 3: Castelo e Alfama
Cosa visitare a Lisbona: extra se c’è tempo
- Quartiere Belém: io lo definisco un quartiere da domenica, un posto dove fare una passeggiata vicino al fiume e magari visitare una o entrambe le attrazioni più importanti, il Museu Coleção Berardo, una galleria di arte contemporanea all’altezza di grandi nomi come il Tate Modern di Londra o il Guggenheim di Bilbao, e il Monasterio de los Jerónimos, un’opera di una bellezza disarmante costruita per celebrare le scoperte marittime di Vasco De Gama, nonché luogo dove proprio il grande navigatore è sepolto. A Belém si trova anche la famosa pasticceria Antiga Confeitaria de Belém, dove mangiare il dolce simbolo di Lisbona, il pastel de Belém o pastel de nata. Il migliore in città? Ve lo dico tra poco!
- Cristo Rei: un po’ a imitare il Cristo Redentor di Río de Janeiro, questo Cristo è stato costruito nel 1959 come omaggio a Dio per non aver fatto combattere il Portogallo durante la Seconda Guerra Mondiale. Si può salire all’interno con un ascensore. Immaginatevi che vista! Da lì si vede anche il ponte XXV Aprile, come da molte altre parti della città.
Dove mangiare a Lisbona: tips per intenditori
- A Nossa Casa, nel quartiere del Barrio Alto: mi raccomando prenotate con qualche giorno di anticipo!
- Rendez Vous… more than wine, nel quartiere Alfama: non fatevi ingannare dal nome francese, qui si mangia un buonissimo bacalhau com natas e delle sardine deliziose;
- O Maravilhas, nel quartiere Alcântara: ci dovrete andare apposta, perché in questo quartiere non c’è granché da visitate, ma se siete appassionati di cucina non potete non fare questo sforzo. Questo è un classico ristorante portoghese dove incontrerete tutti i piatti della tradizione (provate l’arroz de pato). Non troverete turisti, e dai prezzi si vede: 58€ in quattro persone, per una cena completa, con vino e dolci;
- Enoteca LX: una vineria fornitissima, dove si accompagnano ottimi vini con salumi e formaggi locali. La curiosità? Questo ristorante del Barrio Alto è ospitato in un acquedotto medievale! Un posto strano e al contempo affascinante, da non perdere!
Qual è il pastel de nata più buono di Lisbona?
Questo è ciò che ho tratto da i miei giorni trascorsi a Lisbona, una città che ho amato, dove sono tornata ormai un paio di volto e che non smetto ancora di aver voglia di visitare. Spero di avervi dato dei consigli utili per scappare il più possibile dal turismo di massa che, come sempre, si focalizza nelle solite tre strade del centro, e qualche informazione utile per cercare di vivere la città nel modo più autentico possibile.
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Anche questa ulteriore avvincente descrizione del luogo visitato, sapientemente condita da apprezzatissimi consigli culinari, sicuramente renderà molto piacevole la visita a chi deciderà di intraprendere un nuovo viaggio tanto desiderato.
Complimenti