Il Mondo In Un Boccone vi dà il benvenuto con un nuovo articolo che tratta di un argomento ampiamente discusso negli ultimi anni: lo smart working. Voi lo fate? O, in generale, che ne pensate?

Come tutti sappiamo, lo smart working ai tempi della pandemia è stato uno dei temi più trattati, discussi, criticati e lodati di sempre: c’è chi è contrario, chi non può farlo e chi invece ha, a mio parere, la fortuna di poter lavorare da remoto da qualsiasi parte del mondo. Oggi in particolare parliamo di smart working a Fuerteventura, e di smart working alle Canarie in generale, meta assaltata dai cosiddetti nomadi digitali, dai travel blogger o da chi -come me- ha deciso di unire l’utile al dilettevole e andare a passare un periodo su un’isola dal clima invidiabile.

Tabella dei contenuti

Smart working in viaggio: cosa c’è da sapere

Da tre anni ormai lavoro in smart working e mi è capitato spesso di lavorare alle Canarie da remoto. Fuerteventura, Lanzarote, Gran Canaria sono le mie mete predilette, ma non solo, ho lavorato da remoto anche da Palma di Maiorca, dal Belgio, da Bali e da tanti altri luoghi del mondo.
 
Non posso che dire cose positive al riguardo anche se, ovviamente, non è tutto oro ciò che luccica: fare smart working in viaggio rende necessario un forte spirito di adattamento, soprattutto se si viaggia molto, per lungo tempo, e non si hanno possibilità economiche infinite. Non sempre sarà possibile affittare una casetta con piscina o vista mare, e ogni volta che si cambia casa bisognerà adattarsi un po’, rinunciando alla classica quotidianità.
Corralejo - Fuerteventura

Altra importante considerazione da fare, soprattutto se non si hanno risorse economiche infinite, è l’eventuale pagamento di due affitti, se ne pagate già uno (quello a casa e quello nel posto in cui si va a fare smart working) perché il vero dilemma è: mollo tutto e parto, o tengo salde le mie radici e vado in viaggio solo per un po’, con una conseguente spesa doppia? In alternativa, potreste pure tentare il subaffitto, se vi è possibile, oppure lasciare la casa ad amici o parenti, opzione meno probabile ma chissà! Tutto è possibile! 

Questo non sta a me dirlo, ognuno sceglierà ciò che è meglio per sé, ma in ogni caso, si tratta di un aspetto da considerare.

Vantaggi dello smart working alle Canarie

Questi per me sono i vantaggi di poter fare smart working alle Canarie, in particolare di lavorare a Fuerteventura da remoto, una delle isole che mi piace di più insieme a Lanzarote:
  • ci sono sempre sui 20 gradi, in tutte le stagioni: il mio periodo preferito per fare smartworking alle Canarie, infatti, è in inverno, quando la gente è poca ma ci si può comunque godere il caldo. Tuttavia, anche in estate si sta benissimo, perché le temperature non sono troppo alte e le isole non sono affatto oberate di turismo;
  • il fuso orario è quello inglese: un’ora indietro rispetto all’Italia per intenderci, ciò vuol dire che si smette di lavorare un’ora prima (anche se si inizia ovviamente a lavorare prima);
  • sulle isole non c’è moltissimo da vedere, a parte a Lanzarote, per cui se l’idea è quella di stare un paio di settimane si riuscirà a vedere tutto considerando anche che, in genere, otto ore al giorno saranno comunque dedicate al lavoro;
  • non sono isole care, né per gli affitti, né per il cibo, si trovano opzioni per ogni portafogli.
Dune di Corralejo
Dune di Corralejo

Lavorare a Fuerteventura da remoto: le mie sensazioni

Lavorare a Fuerteventura da remoto è bellissimo per me: si tratta di un’isola che adoro per la sua tranquillità, per il suo spirito rilassato e per l’atmosfera che si respira. Ti ritrovi circondata da giovani come te, che dopo il lavoro vanno a fare una passeggiata sul lungo mare, un aperitivo vista oceano o direttamente un corso di surf. A Fuerteventura, poi, l’acqua è limpida da far paura anche nelle cittadine più affollate -si fa per dire-, come Correlejo o El Cotillo, dove mi aspettavo un mare di nessuna rilevanza data la vicinanza al porto, ma mi sbagliavo!

spiagge di Fuerteventura
spiagge di Fuerteventura
Penso che chi può farlo, almeno una volta nella vita dovrebbe andare a provare lo smart working a Fuerteventura, per poter apprezzare ogni istante della giornata e poter unire una bellissima esperienza di viaggio a quella che è la quotidianità.
L’isola è piccola ma non piccolissima, quindi almeno uno o due fine settimana servono per poter raggiungere le località più lontane dal luogo dove si è scelto di stazionare. Ma in ogni caso, smettere di lavorare un’ora prima e andare a sedersi sulla sabbia, bersi una birra e aspettare il tramonto è un’emozione unica.
 
Ci si sente strani a poter godere di tutto questo, a poter vivere una vita tranquilla e quasi spensierata quando invece siamo sempre stati abituati al rigore e al pensiero che il lavoro venisse prima della propria vita.
Ci si sente fortunati, perché lo siamo, e non vorremmo mai tornare a casa. Lo smart working a Fuerteventura e alle Canarie in generale è ormai una pratica più che consolidata: chi ci va per la prima volta, di solito, prenota due settimane e poi, esaltato da quanto sia piacevole stare sull’isola, se può si ferma anche un mese o due.
Playa de Sotavento, Fuerteventura
Playa de Sotavento

Consigli utili per fare smart working a Fuerteventura

Chi sta pensando di intraprendere un periodo di smart working a Fuerteventura, forse troverà utili i miei consigli. Eccone alcuni “logistici”:

Dove dormire a Fuerteventura?

Come dico spesso, la scelta del pernottamento dipende da che tipo di viaggiatori siamo. C’è chi preferisce un resort, chi un camper, chi un appartamento, chi un bed&breakfast. 
Quello che posso dirvi in questo caso è che avete deciso di fare smart working in viaggio, un appartamento è la scelta migliore. Si hanno più comodità, una cucina propria, che in hotel non si avrebbe, e magari una bella terrazza da cui lavorare mentre si prende il sole (ma questo non ditelo ai vostri superiori!).
 
Se avete deciso di lavorare a Fuerteventura da remoto, il mio consiglio è quello di pernottare al nord dell’isola, perché il sud è pieno di resort turistici e poco autentici
Escluso il capoluogo, Puerto del Rosario, che non è molto carino a mio avviso, al nord di Fuerteventura ci sono due cittadine più grandicelle dove oltre al mare ci sono alcuni negozi e ristoranti: El Cotillo e, ancora meglio servita, Corralejo, quest’ultima casa di molti expat italiani che hanno proprio deciso di vivere permanentemente sull’isola. 
Considerando che siamo in modalità smart working a Fuerteventura e quindi non abbiamo molto tempo dopo il lavoro per spostarci lontano, direi che la scelta di queste cittadine è la scelta più comoda dal punto di vista di vicinanza a supermercati e locali, anche se mi sento di non consigliare appieno Corralejo, soprattutto in estate, un po’ caotica e non sicurissima la sera.
 
Altri due paesini molto validi, non sul mare ma comunque vicini, sono Villaverde e Lajares, il primo molto rurale ma pieno di ristoranti tipici canari, il secondo più moderno e chic, ben servito, pieno di bar dove fare una pausa caffè e con una bell’atmosfera a tutte le ore del giorno.
 
Ovviamente, ricordatevi di prendere una macchina a noleggio, obbligatoria per spostarsi sull’isola date le distanze e il vento fortissimo che caratterizza l’isola (un motorino non è assolutamente consigliato).
Tramonto a Fuerteventura
Tramonto a Fuerteventura

Attività da fare durante lo smart working a Fuerteventura

Il surf, il windsurf, il kitesurf e il wingfoil sono certamente le attività principe di Fuerteventura. Ci sono spiagge dedicate a questi sport e ovunque si intravedono tavole colorate e surfisti che imitano lo stile australiano (capello lungo biondo e abbronzatura invidiabile) 😉 . L’isola è tappezzata di scuole per apprendere questi sport, quindi se vi incuriosiscono, non esitate a provarli!

Dopo il lavoro potrete buttarvi a capofitto nelle varie attività sportive, oppure andare a visitare qualche posticino nelle vicinanze, lasciando i luoghi più lontani per il fine settimana (potreste andare alle spiagge del sud oppure fare delle gite di un giorno a Isla de Lobos o a Lanzarote, raggiungibile in mezz’ora di traghetto).

Se volete saperne di più sull’argomento, ecco un articolo su cosa vedere a Fuerteventura, con tantissimi consigli utili e anche con alcune esperienze da non fare, perché come sempre sono molto sincera e non vi consiglierò qualcosa solo per dirvi che è bello quando non lo è.

Se invece state pensando di visitare altre isole delle Canarie, vi lascio altri due articoli che potrebbero esservi utili:

Cari viaggiatori spero di avervi fatto venir voglia di provare a lavorare a Fuerteventura da remoto o, più in generale, a tentare lo smart working alle Canarie, sperando che possiate fare un’esperienza indimenticabile come me.

Se l’articolo vi è piaciuto cliccate su Like e, nel caso aveste domande sullo smart working a Fuerteventura, non esitate a contattarmi! Ricordatevi poi di iscrivervi alla Newsletter mensile del mio blog e di seguire il profilo Instagram @frangyontrip in modo da supportare il mio lavoro e la scrittura di nuove esperienze di viaggio! A presto!

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