Svegliarsi la mattina presto e godersi la tranquillità di una spiaggia deserta, fare il bagno al tramonto con la bassa marea, ammirare le tartarughe marine e chiedersi come sia possibile che al mondo esistano dei posti tanto straordinari. Questo è ciò che si fa in genere alle Isole Gili Indonesia, precisamente a Gili Trawangan, Gili Meno e Gili Air, quei tre fazzoletti di terra che galleggiano nel mare a nord di Lombok e che si possono girare a piedi in poche ore, con al massimo l’aiuto di una bicicletta, perché lì non esistono mezzi motorizzati.
Andiamo quindi alla scoperta delle Isole Gili: vi svelerò i pro, i contro (perché dei contro ci sono!), vi spiegherò cosa fare, cosa vedere e come comportarvi in queste meravigliose isole dell’Indonesia.
Tabella dei contenuti
Dove si trovano esattamente le isole Gili in Indonesia?
Come arrivare da Bali alle Isole Gili
Scegliere con quale compagnia viaggiare non è banale: ce ne sono diverse, le recensioni che troverete su Google sono per lo più pessime e il servizio offerto a volte lascia un po’ a desiderare, anche se a me è andata bene, quindi non allarmatevi.
Esistono barche più piccole e altre più grandi, con prezzi diversi: se l’idea è quella di risparmiare, allora non avrete problemi nello scegliere le compagnie con i prezzi più convenienti, se invece per voi è più importante che la barca sia più grande e stabile e che il viaggio sia un po’ più comodo, allora mettete in conto che il prezzo salirà un pochino.
Come arrivare alle Gili da altre isole
Vale la pena però fare un piccolo approfondimento sulle barche da e verso Lombok, perché esistono due modi per spostarsi:
- la barca pubblica: questa è l’opzione meno cara ma anche la più complicata. Dovrete recarvi al porto, pagare un biglietto di soli 18.000 IDR (poco più di 1€), mettere il vostro nome su una lista e aspettare che la barca si riempia. Per cui quando partirà la barca? Non si sa! In questo caso non ci sono orari fissi, perché appunto si aspetta che la lista si riempia e che si raggiunga il massimo di persone da poter trasportare (non ricordo il numero esatto, ma dovrebbe essere sulla trentina). Se non avete fretta, questa è l’opzione migliore, anche se la barca è un po’ spartana. La mattina, comunque, le barche si riempiono più facilmente, mentre via via che si avanza nel pomeriggio diventa più difficile e le attese sono più lunghe.
- la barca privata: se invece avete fretta e non potete aspettare che la barca pubblica si riempia, allora potrete pagare la bellezza di 300.000 IDR (sui 20€, da notare la differenza!) e farvi imbarcare su una barchetta a motore. Se non ricordo male, queste imbarcazioni possono portare un massimo di 6 persone con cui dividerete la spesa totale.
Come spostarsi tra le isole Gili Indonesia
È probabile che troverete questi sistemi snervanti, perché basicamente l’obiettivo è far spendere più soldi ai turisti: il sevizio pubblico lascia a desiderare, la gente ha poco tempo e magari ha bisogno di andare sull’altra isola per forza e quindi non rimane alternativa se non quella di pagare di più per farsi portare da un privato. Ovviamente nessuno di noi cadrà in bancarotta per 10 o 15€, ma penso sia importante considerare anche il valore di questi soldi in un determinato luogo del mondo e le dinamiche tossiche che si creano a causa del turismo di massa.
Isole Gili: quale scegliere?
A seconda dei tipi di viaggiatori che siete, però, potreste preferire un’isola piuttosto che un’altra:
- Gili Trawangan è l’isola più turistica, quella del divertimento con musica a tutto volume, con più servizi ricettivi, ristoranti, bar dove poter fare un aperitivo o una cena sulla spiaggia godendosi un tramonto spettacolare. Ciò la porta ad essere anche la meno autentica: i ristoranti offrono per lo più cucina internazionale, camminando per la strada vi fermeranno persone per offrirvi funghetti allucinogeni (O.o) e, soprattutto la strada sul mare che circonda l’isola è pensata per l’accoglienza dei turisti. Basta però addentrarsi leggermente nel centro dell’isola, per rendersi conto di come si svolge la vita dei locali: non ci sono strade asfaltate, gli warung (cioè i ristoranti tipici) sono pochi e molto spartani e non c’è illuminazione elettrica.
- Gili Meno: la più piccola, nonché la mia isola preferita, perché una volta lì ho scoperto che quasi tutti i turisti ci facevano solo una gita in giornata! In molti, infatti, partono da Gili T. o da Gili Air e vanno a passare la giornata alla scoperta dell’isola, per poi tornare a dormire nelle isole con più di movida. Ne consegue che, nel pomeriggio cominci a esserci molta meno gente, e che chi rimane possa godersi le bellissime spiagge nella quasi totale solitudine. Nemmeno qui ci sono strade, e per raggiungere i vari hotel con vista mare si deve passare dalla spiaggia.
- Gili Air: una via di mezzo tra le due. C’è turismo, sì, ma non quello più caotico e movimentato di Gili T. È un’isola piuttosto in, con ristoranti e caffè molto curati, ma anche warung molto carini di cucina tipica. Qui è più facile muoversi in bicicletta che a piedi perché le strade ci sono e sono accettabili. Come nelle altre isole, anche qui non c’è illuminazione notturna, per cui portatevi una torcia per poter camminare la sera.
Isole Gili: cosa vedere e fare
- a Gili Trawangan è possibile fare una passeggiata in spiaggia con i cavalli: prima di prenotare, informatevi bene sull’azienda in questione, in modo da essere sicuri che gli animali siano coccolati e curati a dovere. Io mi sono affidata a Stud Horse Riding and Rescue, contattabili tranquillamente via Instagram o Facebook. La passeggiata di un’ora al tramonto ha un costo di 500.000 IDR (sui 30€). Un prezzo turistico, ovvio, ma l’esperienza è molto carina.
- a Gili Meno andate a visitare la scultura subacquea The Bask Nest. Si tratta di un gruppo di 48 sculture umane disposte a cerchio sul fondale a opera dell’artista Jason Taylor il cui messaggio è la sensibilizzazione contro la rovina dei coralli e l’habitat marino in generale. Se siete dei buoni nuotatori che non si stancano facilmente, la scultura è raggiungibile a nuoto dalla riva (è più o meno a 100 metri). La reputo un’esperienza suggestiva: magari indossate delle pinne per poter andare a vedere le statue da vicino e non dimenticatevi di portare con voi una GoPro per poter fare foto e video!
- a Gili Air andate a rilassarvi in uno dei locali della zona est e poi spostatevi sulla costa ovest (dove a quell’ora ci sarà la marea bassissima) per vedere il tramonto: molti bar o ristoranti dispongono di grosse sdraio o spazi dove poter sia mangiare che godersi una giornata di mare. Vi basterà prendere qualcosa da bere o da mangiare e potrete rimanere tutto il tempo che vorrete, alternandovi tra un bagno, un po’ di sole e un sorso di acqua di cocco.
Norme di comportamento da seguire
Girare per le isole con addosso il solo costume, ad esempio, non è considerato un comportamento rispettoso: in alcune isole lo noterete meno, come a Gili T., mentre a Gili Air si tratta proprio di una norma importante da seguire, che vedrete scritta su un cartello una volta arrivati al porto. Il solo costume è ammesso solo in spiaggia e quando si nuota.
I contro delle isole Gili del nord
Altra cosa negativa delle isole Gili Indonesia: la plastica. Ne ho già parlato negli altri articoli dedicati all’Indonesia, e lo ribadisco. Non essendoci nessun tipo di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la plastica e gli altri materiali non biodegradabili dominano alcune delle spiagge delle isole Gili. L’unica cosa da fare è evitare l’utilizzo di plastica monouso, in modo da non contribuire all’aumento di rifiuti, che in genere vengono bruciati a cielo aperto. Portarvi dietro una borraccia per l’acqua potrebbe già essere un buon contributo.
Viaggiare vuol dire in primis rispettare il luogo che si decide di visitare. È quello che ho cercato di spiegare negli articoli sul mio viaggio in Indonesia e spero che questo mio approccio vi sia piaciuto e che sia condiviso dai più.
Se vi va di leggere qualche altro articolo sull’Indonesia, non perdetevi quello su cosa vedere sull’Isola di Giava e, se vi va di supportare il mio lavoro, iscrivetevi alla Newsletter mensile de Il Mondo In Un Boccone e seguitemi sul mio profilo Instagram dedicato ai viaggi @frangyontrip.
A presto per una nuova avventura di viaggio!