Il nostro tour del Perù continua: dopo aver scoperto cosa vedere a Lima, cosa fare nelle zone di Paracas e Huacachina e cosa vedere ad Arequipa, oggi ci soffermeremo a parlare dell’immensità dei paesaggi peruviani, del sentirsi minuscoli di fronte a un panorama tanto sconfinato da non riuscire a entrare interamente nella nostra visuale, ma che al contempo infonde un senso di libertà assoluto. Oggi parliamo del Canyon del Colca, di quando ho visto un condor per la prima volta e di quando ho perso le parole davanti a una valle portentosa.
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Cos’è il Canyon del Colca?
Prima di dare inizio alle danze, però, due dritte pratiche: il Canyon del Colca è un canyon profondo 3.270 metri che si trova nel Perù del sud a un’altitudine di 3.800 m.s.l.m. Dista 160 km da Arequipa, una delle città più importanti del Paese, e i tour guidati verso il Colca Canyon partono proprio da qui. Le escursioni iniziano intorno alle 3:30 del mattino e dopo cinque ore di viaggio in cui l’altitudine si inizia a far sentire, arriviamo a destinazione.
Tutto questo per vedere i condor. Ma non solo.
Canyon del Colca fai da te: le alternative
Di tour guidati da poter prenotare ce ne sono moltissimi, tutti più o meno simili, per cui avrete davvero l’imbarazzo della scelta: andate ad esempio su Get Your Guide dove avrete la possibilità di prenotare sia l’escursione in giornata, sia tour più lunghi, per una visita più approfondita della zona.
Quello che ho fatto io è stato però un po’ diverso: ovvero non una completa escursione Colca Canyon fai da te ma neppure totalmente organizzata. Ho infatti prenotato il tour guidato di un giorno al Canyon del Colca con partenza da Arequipa (con Get Your Guide) ma invece di tornare ad Arequipa per la notte ho dormito presso una struttura all’interno della valle del Colca. Nel pomeriggio del giorno dopo, poi, ho proseguito il viaggio verso la zona del Lago Titicaca, acquistando un biglietto di un autobus locale con partenza da Chivay, uno dei paesi più importanti della valle.
Le tappe dell’escursione al Canyon del Colca
- come anticipato, il tour inizia alle 3:30 del mattino: il minivan che ci porterà nella valle del Colca fa il giro degli hotel di Arequipa andando a prelevare i turisti (chiedete al vostro alloggio di farvi preparare una colazione da portar via, loro di certo saranno preparati!). In ogni caso, anche durante il tragitto verso il canyon ci sarà occasione di fare colazione;
- la prima tappa dell’escursione verso il Canyon del Colca è la cittadina di Chivay (da cui è scaturita la frase: “Ma ci vai a Chivay?” ed è proseguita con un toscano “Sì, ci vo!”). Ci fermiamo pochissimo, solo per pagare la tassa turistica;
- dopodiché proseguiamo verso il nostro obiettivo: la Cruz del Condor, il cuore del Canyon del Colca, luogo panoramico da cui potremo scorgere il volo dei condor, questi enormi e scontrosi uccelli. Ma prima, come già detto, la tappa fondamentale, il pilastro ridondante di ogni escursione in Perù che parte all’alba: la colazione. Colazione che è sempre e solo pane, burro e marmellata di fragole. Non c’è altro, a nord, a sud, a est, a ovest, nel deserto, sulle montagne, sui laghi… in escursione in Perù si mangia pane, burro e marmellata. E la marmellata ha lo stesso sapore dappertutto. E i panini sono sempre tondi uguali. Ci farete l’abitudine!
Canyon del Colca condor: un volo maestoso
Dopo questa prelibatezza, arriviamo alla famosa Cruz del Condor, e lì inizia lo spettacolo. Vi dirò, non tanto per i condor, perché ormai chi mi legge da tempo sa che io e i volatili non andiamo proprio d’accordo. Poi il condor non è neanche un bell’animale secondo me: pressoché nero con qualche striatura, sembra un po’ un avvoltoio più grande. Quindi io al Canyon del Colca non so se ci sono andata proprio per vedere i condor.
Ciò che mi ha lasciato a bocca aperta è stato il paesaggio nella sua interezza; questa gola di cui non si vede la fine, il canyon appunto, come se fosse uno squarcio aperto nella terra. Guardi giù per cercare di capire dove finisce il canyon e improvvisamente un condor risale dal fondo e con quelle ali immense si libra in cielo. E ti senti libero anche tu, anche se in realtà quello che è libero è lui. Tu sei solo uno dei 120.000 turisti che ogni anno si fanno ore e ore di viaggio per scorgere un animale non proprio comune, per poi accorgersi che forse la vera attrazione non è tanto il condor, bensì la potenza della natura che quasi ci assale.
Trekking nel canyon
Ci facciamo poi un piccolo trekking lungo il canyon e infine risaliamo sul nostro minivan che ci porta a un altro punto panoramico, il Mirador de Antahuilque. E anche qui, la sensazione per me è la stessa. Davanti a noi c’è una valle sconfinata, una cartolina da manuale, che in foto non rende, perché questi sono paesaggi che ti rimangono impressi negli occhi. Nella valle, tra i ruscelli, una distesa di terrazzamenti pre-inca: un sistema di coltivazione che sembra impossibile realizzare senza macchinari. E invece sì, e sono perfetti.
Relax al Colca Lodge, il più bel resort della valle
Ripartiamo nuovamente, questa volta verso le piscine naturali a 38°C di Yanque, gratuite e incluse nel percorso del tour. Spettacolari, ma io e i miei compagni non ci immergiamo perché tra un paio d’ore le terme naturali le faremo in hotel. Sì, perché questa sarà la seconda volta (dopo il ristorante stellato a Lima) che ci tratteremo coi guanti. Salutiamo infatti la nostra guida che ritornerà ad Arequipa con gli altri turisti mentre noi ci fermeremo a dormire una notte nella valle, in uno dei resort più belli di sempre, almeno per me!
Che poi sembra che abbiamo speso chissà che, e invece no, almeno per gli standard europei. Con 50€ a testa abbiamo dormito al Colca Lodge, un resort in mezzo alla valle del Colca, un paradiso dove, a saperlo prima, ci sarei rimasta una settimana! Davanti alla nostra camera, la valle e il fiume di cui ci siamo ormai innamorati, pochi passi e ci tuffiamo in tre piscine termali naturali, aperte 24h, a 36 e 38°. C’è anche la Spa volendo, ma se la Spa è in natura che c’è di meglio? Poi una visita agli alpaca che vivono lì vicino, che ormai non sono più una rarità dal momento che si vedono ovunque, e infine una cena con musica in filodiffusione.
Ricordatevi però che siamo sempre a più di 3.000 metri di altitudine e quindi potrebbero insorgere alcuni problemini di salute inaspettati. Magari potrebbe venirvi mal di testa, un po’ di nausea o potreste avere qualche lieve difficoltà a respirare. È tutto normale se non siamo abituati alle grandi altezze ma, volendo, al Colca Lodge potrete richiedere una boccata di ossigeno che vi verrà portata gratuitamente e direttamente in camera con tanto di bombola. Una decina di minuti al massimo, questo vi permetterà di conciliare il sonno e di riposarvi davvero.
Al mattino seguente, finalmente una colazione con vista sulla valle ma senza pane e marmellata: ci rilassiamo ancora un po’ e poi prendiamo il nostro pranzo al sacco prenotato il giorno prima e con un taxi ritorniamo a Chivay, da dove prenderemo l’autobus verso quella che sarà una delle destinazioni più belle del nostro viaggio in Perù: il Lago Titicaca.
Il paese di Chivay
Chivay è un paesino di montagna tipico peruviano, dove tutti indossano i vestiti locali. Pochi gli “indumenti moderni”, ovunque gonne coloratissime, cappelli di lana, fasce da attaccare al corpo per trasportare qualsiasi cosa, dalla spesa ai bambini. E per le donne capelli raccolti in trecce, due se sei single e unite in fondo se sei sposata.
Il paese è molto piccolo e in meno di trenta minuti si è già visto tutto, ma posso assicurarvi che nonostante questo ne varrà la pena! Una volta individuato il luogo da dove partirà l’autobus, ci facciamo un giro al mercato del paese, e per puro caso assistiamo a una parata della polizia andina, arricchita con balli locali e costumi tradizionali: una bellissima immersione nella cultura tradizionale che non dimenticheremo mai!
È l’ora di andare, peccato, il Colca Canyon ci è piaciuto tantissimo e i suoi panorami rimarranno impressi nei nostri cuori.
Per oggi, poi, è anche l’ora di salutarci: vi auguro buona giornata e spero di riavervi presto qui sul blog per leggere di nuovi tour di viaggio. Intanto, vi invito a registravi alla Newsletter mensile e a seguirmi sul profilo Instagram dedicato ai viaggi @frangyontrip!