Una vacanza diversa, la cui parola d’ordine è: solitudine. Un viaggio alternativo per veri appassionati di tranquillità, e forse l’unico modo -di questi tempi- di visitare in pace una regione che d’estate è letteralmente sovraffollata. Se amate la natura e non vi preoccupa andare in vacanza a settembre inoltrato, continuate a leggere. Oggi parliamo del perché scegliere la Sardegna in autunno!

Tabella dei contenuti

Perché la Sardegna in autunno?

Quando si pensa alla Sardegna, la prima cosa che ci viene in mente è l’acqua cristallina, o meglio turchese fluorescente, un mare pieno di pesci dove fare un tuffo è d’obbligo. Allora come fare a visitare la Sardegna in autunno se c’è il rischio di non fare il bagno? Quello che posso dirvi è: stringete i denti. Se il bagno l’ho fatto io che di solito non metto nemmeno un dito in un’acqua che non sia un brodo, ce la potete fare anche voi. Perché sebbene sia doveroso sfatare il mito che in Sardegna ci sia solo il mare, ritengo che fare il bagno sia un’esperienza imperdibile. E comunque, quando dico Sardegna in autunno mi riferisco a un periodo che va da fine settembre a metà o fine ottobre, quando la probabilità di trovare delle settimane soleggiate e calde è ancora piuttosto alta. L’ultima settimana di settembre in particolare ci potrebbero anche essere temperature che sfiorano i 30°C, per cui -nonostante l’acqua non sia caldissima- il bagno è fattibile.
L’autunno ha dalla sua parte diversi pro, primo fra tutti quello di non trovare troppo affollamento sulle spiagge, nelle calette o durante eventuali gite in barca. Volete paragonare una visita all’Arcipelago della Maddalena o al Golfo di Orosei quasi completamente soli?
Arcipelago della Maddalena, Budelli
Arcipelago della Maddalena, Budelli

Sardegna in autunno: i pro

1. Addio al turismo di massa

 Perché scegliere di fare un viaggio in Sardegna a settembre o ottobre? Inizierei chiedendovi: quanti dei vostri amici postano fotografie delle loro estati sarde? Non pensate di essere gli unici ad avere amici amanti della Sardegna, perché ogni bacheca Instagram che si rispetti ha almeno una fotografia relativa a una vacanza in questa regione italiana di cui si ricorda l’esistenza solo da giugno ad agosto. Quindi, come già anticipato, il primo pro è il minore afflusso di turisti, che vi permetterà di scorrazzare su e giù per la regione senza il pensiero di dover prenotare in anticipo ogni attività, ristorante o visita che vi verrà in mente.
Sembra una sciocchezza, d’altronde siamo abituati a trovare persone dappertutto, ma pensate ai benefici.
Nel mio caso specifico posso dire di aver fatto un’escursione su un catamarano enorme con sole altre due persone, quando l’escursione era solitamente stimata per dodici, ho passeggiato in una vigna da sola in una delle cantine più popolari e mi sono sdraiata su una spiaggia deserta. Per me, delle esperienze impagabili.
Arcipelago della Maddalena
Arcipelago della Maddalena

2. Smart working in Sardegna

Mi rivolgo a voi, fortunelli come me, che con la pandemia avete avuto la possibilità di lavorare da remoto per sempre o fino a data da destinarsi. Come già vi ho spiegato nell’articolo sullo smart working a Fuerteventura, io sono una grande fan di questo nuovo (si fa per dire) modello di lavoro, il quale mi ha permesso di godermi di più il mio tempo libero, di essere meno stressata e di lavorare con più tranquillità. 
Quindi sì, anche la Sardegna in autunno è un’ottima idea per lo smart working, considerando che le case in affitto costano la metà anche nel Nord dell’isola, la zona più cara per eccellenza. Inoltre, in questo periodo non troverete il caldo afoso dell’estate, pertanto lavorare non sarà straziante, e certamente non suderete sulla sedia anelando un tuffo in mare!
Per cui, anche chi non ha più ferie a disposizione può comunque godersi una nuova avventura. Lavorare viaggiando è sempre una buona scelta!
Pensate: svegliarvi un quarto d’ora prima di iniziare a lavorare, fare colazione vista mare e poi andarvi a fare una passeggiata sulla spiaggia in pausa pranzo o un aperitivo sul lungomare dopo lavoro. What else? E non parlo di cialde del caffè.
Scogli di Capo Testa Sardegna
Capo Testa

3. Sardegna a settembre: periodo della vendemmia

Chi mi legge lo sa, sono un’appassionata di vino. In ogni posto in cui mi reco, non perdo l’occasione di visitare una cantina o comprare una bottiglia di vino locale, e in Sardegna non ho fatto di meno. Premetto che sono stata nel Nord, nella zona del Vermentino di Gallura, e ho visitato un paio di cantine, tra cui le cantine Surrau e, la mia preferita, l’azienda vitivinicola Capichera, dove io e il mio lui abbiamo fatto un’inaspettata e interessante degustazione di vino completamente soli, noi che eravamo gli unici clienti, proprio con vista sulla vigna, accompagnando i bicchieri di vino con una quantità spropositata e apprezzatissima di salumi, formaggi e pane Carasau.
E poi, volendo, a settembre o ottobre, potreste anche aiutare a vendemmiare! Cercate su Internet qualche esperienza da fare in vigna!

4. Sardegna low cost

Tasto dolente soprattutto per chi decide di visitare la Sardegna del Nord. Siete fortunati, c’è uno spiraglio di luce in fondo al tunnel dell’extra lusso della Costa Smeralda. In autunno, come già detto, gli affitti costano meno, ovviamente evitando cittadine come Porto Cervo e Porto Rotondo, che in generale sconsiglio di visitare a meno che non siate amanti del cemento e delle città finte. E in ogni caso, essendo bassa stagione, questi paesi sono quasi deserti; non essendoci più turismo, infatti, tutte le attività chiudono i battenti.
A parte ciò, anche il noleggio di gommoncini o il prezzo delle escursioni è decisamente più economico in bassa stagione, ergo approfittate di un giro in barca che su quest’isola è obbligatorio. 
Il mio consiglio è fare almeno queste escursioni: Golfo di Orosei, Arcipelago della Maddalena e Isole di Tavolara e Molara. In questo modo, vedrete le differenze di paesaggio tra il Nord e l’Est della Sardegna. Ovviamente di gite in barca ce ne sono molte altre, prima fra tutti la visita all’Isola dell’Asinara, un altro gioiello tutto italiano.
Isola di Tavolara, Sardegna
Isola di Tavolara

Sardegna in autunno: i contro

Pareva una vacanza idilliaca, e in realtà lo è, se non fosse per una manciata di contro che elenco giusto per essere coerente:
  1.  Il tempo è ballerino: come è prevedibile, soprattutto se decidete di visitare la Sardegna a ottobre, non sempre troverete temperature di 30°C all’ombra. Per quanto non manchino le belle giornate, potrebbero capitarne di molto ventose o umide, che potrebbero far saltare i vostri piani, soprattutto se avete prenotare un’escursione in barca. Quindi il consiglio è: siate flessibili. D’altronde è autunno, ma non demordete, io ho fatto il bagno il 3 ottobre!
  2. Le giornate sono più corte: anche questo abbastanza ovvio. Non pensate di rimanere in spiaggia fino alle otto inoltrate, perché il sole tramonta verso le 19. Anche le escursioni in barca, quindi durano meno o comunque il viaggio di ritorno, verso le 17 o le 18, non è proprio caldissimo.
  3. Gli agriturismi sono chiusi: non so al Sud, perché come ho detto sono stata al Nord, ma in oltre due settimane non mi è stato possibile prenotare una cena in un agriturismo tipico sardo. Dovete sapere che nella zona di Olbia ma anche a Nuoro, così come in tutta l’isola, gli agriturismi di cucina tipica vanno per la maggiore. Spesso offrono menù fisso, altre volte no, ma in generale si tratta di un modo alternativo per ovviare ai ristoranti chic della Costa Smeralda (a mio parere da evitare come la peste), nonché un’ottima maniera per conoscere la vera Sardegna a livello culinario attraverso una cucina casereccia. Purtroppo, però, a metà settembre gli agriturismi sardi iniziano a chiudere, dopo una stagione pesante e movimentata, per cui dovrete cercare il cibo tipico altrove, magari in qualche ristorante del centro.
Scogli di Santa Teresa di Gallura
Santa Teresa di Gallura

Insomma, l’articolo parla chiaro su qual è la mia opinione. Penso che visitare nuovi luoghi nei periodi più insoliti faccia delle persone dei veri viaggiatori e non dei semplici turisti. Andare in Sardegna solo per fare il bagno al Golfo di Orosei, ad esempio, in mezzo a una quantità esorbitante di barche a motore, con tutto l’inquinamento e lo sporco che ne comporta non abbia alcun senso. È pur vero che siamo schiavi dei giorni di ferie che ci vengono imposti e che non tutti hanno la possibilità di godersi una vacanza fuori stagione. A chi può però dico: provate. Ne rimarrete entusiasti.

Per scoprire il mio itinerario sardo e i miei consigli su cosa vedere in Sardegna in autunno aspettate il prossimo articolo. Intanto iscrivetevi alla Newsletter e seguite il mio profilo Instagram

Alla prossima!

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