Una meta gettonata, la Thailandia. Il Paese del Sud Est Asiatico più visitato e più sviluppato a livello turistico. Tanti sono i servizi, le strutture ricettive, le gite organizzate, e spostarsi non è affatto difficile. Il Paese è sicuro e, per noi occidentali, molto economico, anche se più caro rispetto all’Indonesia o al Nepal.

Il costante afflusso di turismo, però, può rendere più difficile l’organizzazione di un viaggio alla ricerca dell’autenticità e, se il vostro obiettivo -come il mio- è quello di visitare la Thailandia più vera, avrete bisogno di qualche dritta. Come si fa a organizzare un viaggio in Thailandia fai da te allontanandosi dal turismo di massa?

Ho viaggiato in Thailandia per un mese, da nord a sud alla scoperta del modo migliore per scoprire il volto più autentico del Paese, a volte lontano dalle rotte più battute, altre volte cercando di vivere esperienze più local anche in un contesto di per sé turistico. Continuate a leggere per scoprire come!

Tabella dei contenuti

1. Come organizzare un viaggio in Thailandia fai da te

La prima cosa da fare quando si inizia a organizzare un viaggio in Thailandia fai da te è capire che tipo di esperienza vogliamo realizzare: stiamo viaggiando per rilassarci al mare o vogliamo visitare città, parchi e templi? Questo già sarà un punto ti partenza per farci una prima idea dell’itinerario.

Altra cosa importante è capire dove vanno i turisti in Thailandia: se vogliamo evitare le zone più turistiche, allora dobbiamo necessariamente bypassare le zone di Phuket e Krabi a sud-ovest e l’isola di Koh Samui a sud-est.
Per organizzare un viaggio in Thailandia potrebbe esservi utile seguire questi consigli:
 
  • prima di scegliere l’itinerario, leggete guide, blog e riviste, per farvi un’idea generale di cosa vedere nel Paese;
  • per organizzare gli spostamenti, usate Google Maps in modo da capire le distanze tra le varie zone;
  • create un itinerario di viaggio in Thailandia fai da te in cui ci siano pochi voli interni da prendere: avendo poche settimane a disposizione, inserire molti voli potrebbe diventare stressante.
viaggio in Thailandia fai da te - ragazza thailandese con ombrellino

2. Viaggio in Thailandia itinerario

La Thailandia è grande, molto grande. Impossibile quindi visitarla tutta in un viaggio solo, a meno che non abbiate intenzione di starci almeno un paio di mesi, se non di più. Se, però, avete le classiche due o tre settimane a disposizione, dovrete fare una scelta, e selezionare alcuni dei luoghi più belli tra i tanti presenti nel Paese.

Dove andare la prima volta in Thailandia

Per scegliere l’itinerario più adatto a noi, possiamo partire col suddividere la Thailandia in due macro-zone: quella a nord di Bangkok, ovvero la zona di Chiang-Mai e Chiang-Rai, tra parchi naturali e risaie, e la zona a sud di Bangkok, cioè quella balneare, caratterizzata da diversi arcipelaghi, come le isole del Golfo del Siam a est, con Koh-Samui, Koh-Phangan e Koh-Tao, la parte ovest, con Krabi, Phi-Phi Island e altre aree molto famose, o la zona sud, vicino alla Malesia, dove si trova Koh-Lipe, per intenderci.
 

Le opzioni per il vostro viaggio in Thailandia fai da te sono due: 

  • Dedicarsi solo a una zona, o il nord o il sud: questo vi permetterà di conoscere più a fondo una delle due aree;
  • Dividere le settimane a disposizione, un po’ al nord e un po’ al sud: questa è senza dubbio l’opzione più gettonata, anche se forse vi porterà a realizzare una visita più superficiale.

Che tappe fare il Thailandia

Avendoci trascorso un mese, durante il mio viaggio in Thailandia fai da te ho avuto la possibilità di visitare sia il nord sia il sud, benché anche io abbia dovuto fare alcune scelte. Ecco quindi l’itinerario del mio viaggio in Thailandia fai da te:
 
  • Bangkok: non si può organizzare un viaggio in Thailandia senza passare per Bangkok, primo perché tutti i voli faranno scalo nella capitale, secondo perché a mio avviso è un posto pazzesco! La varietà delle zone da visitare, le attività e le esperienze da fare, i ristoranti in cui mangiare… Bangkok è una città che non dorme mai, adatta a diversi tipi di viaggiatori. Da tenere a mente che si tratta di una megalopoli in continuo movimento caratterizzata da grandi contraddizioni, dove sfarzo e povertà vanno a braccetto, come in tutte le capitali asiatiche. Tre giorni bastano per farsi un’idea superficiale della città, ma se avete più tempo a disposizione, potreste trascorrere a Bangkok tranquillamente una settimana senza annoiarvi!
  • Ayutthaya: una gita di un giorno da Bangkok è più che sufficiente per visitare le rovine dei templi di Ayutthaya ma solo se seguirete questi consigli: prendete il treno da Bangkok molto presto la mattina (prima delle 8) e appena arrivati ad Ayutthaya noleggiate un motorino, non una bici, soprattutto se viaggiate nella stagione più calda. I siti archeologici sono piuttosto distanti tra loro se vi spostate in bici, il motorino è di certo l’opzione più rapida e meno faticosa. Iniziate la visita dai templi più conosciuti in modo da evitare la maggior parte dei bus turistici che arriveranno non prima delle 10:30. Altrimenti, meglio pernottare ad Ayutthaya una notte.
viaggio in Thailandia fai da te - signora thailandese a Chinatown
Chinatown, Bangkok
Viaggio in Thailandia fai da te - templi di Ayutthaya
Uno dei templi di Ayutthaya

Zona nord, quella meno turistica, più economica e più tradizionale:

  • Chiang-Rai: due giorni sono abbastanza per scoprire i templi buddhisti moderni di Chiang-Rai. Qui troverete il famoso Wat Rong Khun, il tempio bianco, ma anche il Wat Ron Suea Ten, il tempio blu, e il Wat Huay Pla Kang, meno conosciuto ma decisamente impattante grazie a quello che chiamano il Big Buddha, anche se in realtà si tratta di Guan Yin, la dea della compassione.
  • Chiang-Mai: famosa per i suoi mercati notturni, Chiang-Mai è un ottimo punto di partenza per fare alcune escursioni fuori porta alla scoperta del nord della Thailandia. Tre giorni sono sufficienti per farsi un’idea della vita di questa città, che non è poi così piccola come si pensa.
  • Pai: fuori dalle classiche rotte turistiche, ma piena di giovani backpacker all’avventura, Pai mi ha ricordato l’atmosfera che ho respirato durante il mio viaggio a Bali, tra risaie, corsi di yoga e nomadi digitali. 

Zona sud, quella più turistica, molto più cara del nord, ma con un mare straordinario:

  • Parco Nazionale Khao Sok: prima di prendere la rotta per le isole, fermatevi al centro-sud della Thailandia, in piena giungla (aeroporto di Surat Thani). Questa zona è adatta per gli amanti del trekking ma anche per chi non vuole rinunciare a un paio di giorni romantici vista lago.
  • Koh Tao: le isole che ho scelto di visitare sono state quelle del Golfo del Siam (evitando però Koh Samui), nella zona ovest. Koh Tao è l’isola più piccola dell’arcipelago, il posto adatto per chi ama lo snorkeling o per chi vuole fare un corso di diving. Avvertenze: la zona centro-est dell’isola è piena di giovane turismo inglese e tedesco con l’unico obiettivo di ubriacarsi. Se vi piace la tranquillità, optate per il sud e non temete per l’affollamento delle spiagge: la mattina sono tutti a letto dopo la nottata di baldoria o in escursione in barca! Ah, e non fidatevi dei siti web che parlano delle morti inspiegabili accadute a Koh Tao, sono articoli clickbait senza nessuna rilevanza!
  • Koh Phangan: chi non conosce il Full Moon Party? Ebbene io, che non sono grande fan di questo tipo di movida, temevo che Koh Phangan fosse invasa dal tipo di turismo che odio di più. Poi, però, ho deciso di pernottare nel nord-ovest dell’isola e di visitare la zona nord, tranquillissima dal punto di vista turistico.
Tornare a Bangkok dal Golfo del Siam è molto semplice: basta andare a Koh Samui e prendere l’aereo diretto per la capitale, oppure arrivare in traghetto fino a Surat Thani e da lì riprendere l’aereo per Bangkok. Gli spostamenti in traghetto tra le isole e fino all’aeroporto di Surat Thani sono organizzati benissimo (la compagnia a cui mi sono affidata è Lomprayah, organizzano sia lo spostamento in traghetto che l’eventuale tragitto in autobus per arrivare all’aeroporto).
Viaggio in Thailandia fai da te - Wat Huay Pla Kang, Chiang Rai
Wat Huay Pla Kang, Chiang Rai
Viaggio in Thailandia fai da te - Tramonto a Koh Phangan
Tramonto a Koh Phangan

3. Consigli per viaggio in Thailandia

Eccoci arrivati ai consigli per viaggio in Thailandia: parliamo di usanze, curiosità e consigli utili.

Usi e costumi da rispettare

  • per visitare i templi è obbligatorio indossare gonne o pantaloni lunghi, sia per le donne che per gli uomoni, e indossare un indumento a coprire le spalle (no canottiere). È obbligatorio anche togliersi il cappello quando si entra nel tempio al cospetto della statua del Buddha;
  •  togliete le scarpe quando si entra in una casa thailandese;
  • quando acquistate qualcosa in un mercato, non esitate a contrattare sul prezzo, è normale!

Curiosità sulla cultura thailandese

  • pochi thailandesi parlano inglese, quindi spesso farsi capire sarà un’impresa;
  • se pernottate in un hotel e desiderate farvi rassettare la stanza, ricordatevi di esporre sulla porta il bigliettino apposito, altrimenti può darsi che non venga pulita;
  • a tavola non si usano i coltelli, vi porteranno sempre forchetta e cucchiaio, oppure troverete sul tavolo, in un piccolo box, le posate.
  • questione zucchero: in Thailandia, come in tutta l’Asia, ne vanno pazzi. Chiedete le vostre bevande senza o con poco zucchero, perché in genere per noi occidentali risultano troppo dolci.

Come muoversi in Thailandia

Muoversi in Thailandia è molto semplice perché i servizi sono ben organizzati e molti dei trasporti sono pensati per i turisti. Organizzare un viaggio in Thailandia fai da te, quindi, non sarà difficile nemmeno per un viaggiatore poco esperto, che avrà bisogno solo di qualche dritta su come spostarsi sia in città che, più in generale, nel Paese.
 
  • Spostarsi a Bangkok: ci sono diversi modi per muoversi a Bangkok, primo fra tutti la metropolitana, intuitiva nonché perfetta per evitare il traffico cittadino. In alternativa potrete prendere un taxi o utilizzare app come Grab. Nel caso decidiate di prendere il taxi, chiedete al tassista di attivare il tassametro (a volte si rifiuteranno) perché i prezzi saranno più convenienti. Infine, parliamo degli iconici tuk-tuk: sì o no? Per me è un no, perché spesso prima di lasciarvi a destinazione vi porteranno, anche senza il vostro consenso, in bazar o agenzie di viaggi con cui hanno accordi per farvi acquistare qualcosa.
  • Spostarsi nelle altre città e nelle isole: noleggiare un motorino è l’opzione più agevole ed economica. A Chiang-Mai, però, se avete intenzione di fare diverse gite fuori porta un po’ lunghe, meglio noleggiare un’auto. Non temete, in queste zone il traffico non è esagerato, i segnali stradali ci sono, i semafori pure e la guida è tranquilla, nulla a che vedere con Indonesia o Nepal, dove regnava il caos! L’unico problema è che la guida è a sinistra! Per spostarvi nelle piccole città o nelle isole potreste anche ricorrere ai songthaew, piccoli camioncini il cui cassone posteriore è dotato di panche per sedersi, una sorta di mini-bus collettivo.
  • Muoversi in Thailandia: i collegamenti aerei sono molti e i voli interni arrivano ovunque, ci sono treni per chi vuole viaggiare via terra, i bus sono ideali per spostarsi tra le varie città del nord e c’è un buon servizio di traghetti per tutte le isole del sud. I biglietti di bus, treni e traghetti si possono acquistare online. Eventualmente, un’alternativa ai bus sono i minivan, economici come gli autobus ma decisamente più scomodi.

Noleggiare un motorino in Thailandia

Noleggiare un motorino in Thailandia è semplice quanto spinoso, ecco perché:
 
  • vi verrà chiesto di lasciare come deposito il passaporto: NON FATELO MAI! Quando viaggiate, il passaporto è la cosa più importante che avete, piuttosto chiedete di poter lasciare un deposito in denaro che vi verrà restituito una volta terminato il noleggio (al nord il deposito si aggira attorno ai 2000 baht, al sud può arrivare anche fino a 5000 o più);
  • fate sempre video e foto del motorino prima del noleggio in modo da avere le prove del suo stato iniziale;
  • per poter guidare in Thailandia è necessaria la patente internazionale, per cui richiedetela prima di partire per il viaggio.

4. Qual è il periodo migliore per andare in Thailandia?

Quando visitare la Thailandia? A mio avviso in tutte le stagioni! Tutti vi diranno di evitare la stagione dei monsoni che va da giugno a settembre, e di evitare anche la stagione più secca, quella da marzo a maggio. 

Io ho viaggiato da metà marzo a metà aprile, quindi durante la stagione secca, e ne sono stata molto felice: essendo bassa stagione l’afflusso di turismo era minore, ovviamente nelle città faceva caldo ma nulla di strano essendo la Thailandia un paese tropicale! In più a metà aprile, intorno al 14, si festeggia il capodanno buddhista, chiamato Songkran, e in tutto il Paese si organizza il Water Festival, una specie di Ferragosto, in cui si fanno gavettoni a tutto spiano!

Per quanto riguarda il periodo dei monsoni invece: sicuramente pioverà, e forte, ma si tratterà comunque di acquazzoni passeggeri che non vi impediranno di godervi la vacanza. 

Qual è il periodo più economico per andare in Thailandia?

Il periodo più economico per andare in Thailandia si aggira tra marzo e maggio, ovvero durante la stagione secca. Al contrario da ottobre a febbraio, cioè il periodo con più affluenza turistica, i costi sono più alti. 
viaggio fai da te in thailandia - Koh Phangan
Koh Phangan - Parco Nazionale Mu Ko Ang Thong

5. Quanto costa un viaggio in Thailandia?

I costi di un viaggio in Thailandia dipendono da diversi fattori:
 
  • quali zone abbiamo deciso di visitare: la zona nord è più economica del sud, nelle isole i prezzi di hotel e ristoranti raddoppiano rispetto a città come Chiang-Rai o Chiang-Mai;
  • dove decidiamo di pernottare: hotel, ostelli o guest house? Questo influirà sul costo del viaggio in Thailandia;
  • dove mangeremo: sceglieremo solo ristoranti turistici o vogliamo provare anche qualcosa di locale? I caffè di un certo tipo, l’alcol e la cucina internazionale hanno costi simili a quelli occidentali: per spendere meno dovremo rinunciare ai cocktail e all’avocado-toast!
Organizzare un viaggio in Thailandia fai da te ci permetterà di abbattere i costi delle agenzie di viaggio, delle guide turistiche e degli spostamenti organizzati. Con piccole accortezze, ma senza rinunciare alle comodità, è possibile viaggiare in Thailandia per un mese con approssimativamente 1000-1200€ a testa voli inclusi. 

6. Viaggio in Thailandia: informazioni utili

Infine, parliamo di cose pratiche e indispensabili da sapere se si organizza un viaggio in Thailandia fai da te:

Documenti di viaggio

  • passaporto con validità residua di almeno 6 mesi;
  • una volta arrivati all’aeroporto vi verrà rilasciata la VOA (Visa On Arrival) della validità di 30 giorni e rinnovabile una sola volta per altri 30 giorni. Se, invece, sapete già di voler rimanere più di un mese in Thailandia, allora potrete richiedere il visto online all’Ambasciata thailandese prima della partenza. Una volta compilato il form, vi risponderanno dopo pochi giorni con allegato il visto da presentare all’arrivo.

Vaccini per viaggio in Thailandia

Non è richiesto nessun vaccino obbligatorio ma, recandovi ai centri vaccinali più vicini a voi, è probabile che vi verranno elencati alcuni vaccini consigliati, come quello dell’epatite o del tifo. Prima di partire per il vostro viaggio in Thailandia fai da te, fateci un salto e fatevi consigliare dal personale sanitario.
In ogni caso, la Thailandia è uno dei migliori paesi asiatici a livello di igiene, in particolare nelle zone più turisitiche. Attenzione però a ciò che bevete o mangiate: come in ogni paese asiatico è bene ricorrere a certe accortezze… i virus gastrointestinali sono sempre dietro l’angolo!

Assicurazione per viaggio in Thailandia

Quando si viaggia, in particolare fuori Europa, è sempre consigliabile contrattare un’assicurazione sanitaria, in quanto gli eventuali costi sanitari potrebbero essere molto elevati.

Bancomat e prelievi

In Thailandia non faticherete a trovare ATM sparsi un po’ ovunque, ma sappiate che vi verrà richiesta una tassa fissa di prelievo nonostante abbiate carte come Revolut o Transferwise, create appositamente per evitare le commissioni di prelievo all’estero. Conviene quindi prelevare un po’ di più ogni volta per non dover pagare troppe volte la tassa fissa o scambiare gli euro negli uffici di cambio.

Spero che questa guida vi sia utile per organizzare il vostro prossimo viaggio in Thailandia fai da te. Se il contenuto del blog vi è piaciuto, mettete un cuore qui sotto, condividete l’articolo sui social e non esitate a seguirmi sulla mia pagina Instagram a tema viaggi @frangyontrip!

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