Avete prenotato i voli per il vostro prossimo viaggio in Thailandia fai da te e adesso siete in cerca dell’itinerario migliore. Vi siete resi conto che il paese è più grande di quanto aveste immaginato, per cui quali tappe sono le più consigliate?
Siete nel posto giusto, perché oggi parliamo proprio di cosa vedere in Thailandia del Nord e di un possibile itinerario che spero vi risulterà utile.
Tabella dei contenuti
Come scegliere l’itinerario di un viaggio in Thailandia?
Ne abbiamo già parlato nell’articolo su come organizzare un viaggio in Thailandia: l’itinerario dipenderà da quanti giorni avete a disposizione. Io ho trascorso un mese in Thailandia e ho diviso il mio itinerario tra due settimane al nord, per vedere il lato più rurale del paese, e due al sud, per godermi un po’ di mare e relax.
Nel caso aveste solo due settimane a disposizione, quindi, le opzioni sono:
- optare per visitare o solo il nord o solo il sud a seconda delle vostre esigenze: questa è la scelta più consigliata se volete conoscere più a fondo una delle due zone (tenendo presente che nel sud del paese, essendo molto influenzato dal turismo, avrete meno possibilità di immergervi nella cultura locale);
- dividere l’itinerario in una settimana in Thailandia del nord e una in Thailandia del sud: in questo caso non vi nego che sarete costretti a visitare tutto con fretta, per cui se fosse possibile aggiungere una settimana in più alle vostre vacanze ne varrebbe decisamente la pena.
Itinerario Thailandia del Nord, con mappa
Cosa vedere in Thailandia del Nord
Prima tappa: Bangkok
Bangkok è caos puro, rumore costante, vita notturna brulicante, gente sveglia a tutte le ore del giorno e della notte.
Cosa vedere a Bangkok
- Benjakitti Park: un po’ fuori mano a meno che non alloggiate in zona Sukhumvit. Un parco con un bel lago centrale, dove gli abitanti si riuniscono dopo il lavoro per fare un po’ di sport o passare un paio d’ore prima di ritirarsi a casa;
- China Town: non c’è turista a Bangkok che non visiti China Town. L’obiettivo è quello di perdersi tra le strette stradine del quartiere e rimanere scioccati di fronte alla quantità industriale di ravioli, spiedini e altre cibarie non meglio identificate disposte sulle bancarelle. Attenzione: si prevedono odori forti!
- Pak Khlong Talat Flower Market: in Thailandia se vedete un mercato, fermatevi! Questo è solo uno dei tantissimi mercati che popolano Bangkok, ma è famoso perché è a tema fiori! Ovviamente coloratissimo, troverete decine e decine di bancarelle che vendono i tipici fiori arancioni che si usano nel buddhismo e nell’induisimo come offerte agli dèi.
- Wat Traimit: “wat” significa tempio, e questo è uno dei più rinomati, dov’è conservato un Buddha in posizione seduta realizzato con ben 5,5 tonnellate d’oro, a quanto pare il più grande mai costruito.
- Lumphini Park: uno dei parchi più celebri di Bangkok, dove si possono vedere i varani a piede libero (sí, avete letto bene!).
- Wat Pho: tempio famoso per il Buddha sdraiato (46 metri di lunghezza e 15 di altezza!) ma anche per essere la prima scuola di massaggio thai e dove è ancora possibile farsi fare un massaggio. Travel Tip: i massaggi non si possono prenotare, si va al padiglione dove c’è la scuola e si prende un numerino. Arrivate quindi presto la mattina oppure pazientate un po’, ma non perdetevi quest’esperienza!
- Phra Borom Maha Ratcha Wang (il palazzo reale) + Wat Phra Kaew (tempio del Buddha smeraldo): uno dei luoghi più visitati di Bangkok, dove ho trovato una miriade di persone nonostante viaggiassi in bassa stagione, cioè ad aprile, dal momento che è meta molto gettonata dal turismo locale.
- Wat Arun: dall’altro lato del fiume, questo è un tempio straordinario, caratterizzato dalle bellissime decorazioni realizzate sulle tipiche pagode, phrang. Si raggiunge con pochi minuti di taxi boat, partendo dal porticciolo Tah Tian.
- Mahanakhon: edificio di 314 metri, il più alto della Thailandia, da cui godrete di una vista a 360° sulla città, dal 78° piano. I biglietti si possono prenotare online.
- Centri commerciali: non si visita Bangkok senza fare una lunga capatina in alcuni degli enormi centri commerciali della città. I miei preferiti: Emsphere, Terminal 21 e Icon Siam.
Una chicca: gita fuori porta al Bang Nam Pheung Floating Market
Una volta arrivati dall’altro lato del fiume noleggiate due bici da M-BIKE e dopo un quarto d’ora arriverete al mercato. Questa è una zona residenziale di Bangkok, direi piuttosto benestante (lo vedrete dalle case e dalle auto parcheggiate). Dopo la visita al mercato riprendete la bici e, prima di riprendere il taxi boat, se non l’avete fatto al mercato pranzate in zona (Suan Na Odd, un ristorante molto buono ed economico).
Seconda tappa: Ayutthaya
Di solito sono propensa a rimanere nei luoghi più del dovuto, perché amo visitarli con calma, ma in questo caso sono d’accordo sul fare solo una gita fuori porta ad Ayutthaya senza rimanerci a dormire, tornando quindi a Bangkok nel pomeriggio.
Lo fanno praticamente tutti e proprio per questo sono stata per molto tempo indecisa sul da farsi, ma alla fine sono stata anche contenta di essere ritornata a Bangkok, per poter passare un’altra serata nella capitale e perché a parte i tanti templi, ad Ayutthaya città non c’è altro da fare (a meno che non vogliate visitare i dintorni, ovvio, in quel caso sì che una notte o due saranno necessarie).
Ayutthaya dista 80 km da Bangkok ed è facilmente raggiungibile in treno. Una volta in città, l’obiettivo è quello di visitare le rovine dei templi, che sono molti e tutti vicini tra loro.
Per poter trascorrere una giornata senza l’acqua alla gola, però, ci vogliono alcuni accorgimenti:
- è imprescindibile prendere il treno da Bangkok prima delle 8 del mattino: in questo modo arriverete prima dei bus turistici e potrete essere sempre un passo avanti agli altri, soprattutto per quanto riguarda le visite ai templi più famosi (come il Wat Maha That o il Wat Ratchaburana);
- una volta arrivati alla stazione dei treni, invece di noleggiare le biciclette come consigliano in tanti, noleggiate un motorino. È vero che i templi sono vicini tra loro ma non si deve sottovalutare il caldo asfissiante e il sole cocente sotto al quale dovrete stare tutto il giorno (considerate che dalle 10 in poi ci possono essere anche 36°). Il motorino è più veloce, più comodo e meno stancante, a mio avviso perfetto per i tanti spostamenti che si devono fare ad Ayutthaya.
Terza tappa: Chiang Rai
Il nostro itinerario su cosa vedere in Thailandia del Nord continua. È ora di lasciare Bangkok e di dirigersi nella parte più settentrionale del paese, Chiang Rai.
Come raggiungere Chiang Rai da Bangkok: l’aereo è l’opzione più veloce e comoda, consigliata se non avete molto tempo a disposizione, altrimenti potreste optare per il bus (della durata di 12-13 ore), così da godervi i paesaggi rurali lungo la strada.
Per quanto riguarda Chiang Rai non c’è un’alternativa treno, perché le ferrovie arrivano solo fino a Chiang Mai, per cui se desiderate scegliere quest’opzione, il consiglio è quello di visitare prima Chiang Mai e poi spostarvi in bus verso Chiang Rai.
Cosa vedere a Chiang Rai
Se Ayutthaya è il riflesso dell’architettura più antica del Regno del Siam, Chiang Rai è lo specchio dell’arte più moderna. I templi che visiterete sono relativamente nuovi, costruiti a fine anni ’90, e per questo caratterizzati da uno stile contemporaneo.
Belli? Be’, più che belli e finemente costruiti, li definirei eccentrici. Da vedere almeno una volta nella vita, ma nemmeno lontanamente paragonabili alla bellezza delle rovine dei templi di Ayutthaya o ai templi di Bangkok.
- Wat Rong Khun: il tempio bianco di certo lo avrete visto in foto, senz’altro il luogo più visitato a Chiang Rai. Andate all’apertura perché a metà mattina arrivano i bus da Chiang Mai che fanno fare ai turisti la gita di un giorno in città.
- Wat Rong Suea Ten: il tempio blu, anch’esso molto celebre, a pochi metri dal tempio bianco.
- Wat Huay Pla Kang: detto anche il tempio del Grande Buddha dal momento che in cima a una collina si staglia un’immensa statua che si può persino visitare all’interno; peccato che non si tratti di Buddha ma della dèa della Compassione Guan Yin. È il tempio che mi è piaciuto di più, meno visitato dai turisti stranieri, perché meno famoso e a una distanza di 10 minuti in motorino dal centro città.
A parte i templi di Chiang Rai, ciò che mi ha colpito della zona sono i suoi mercati. Quelli più centrali, essendo dedicati ai turisti, vendono più che altro vestiario, souvenir e street food, mentre gli altri più local vendono anche generi alimentari (potreste fare il vostro primo incontro con gli insetti!).
I mercati più local:
- Mercado de Ban Mai
- Kad Luang Chiang Rai Market
I mercati meno local:
- Chiang Rai Night Bazaar
Quarta tappa: Chiang Mai
Chiang Mai è la città più celebre e più grande della Thailandia del Nord. Molto rinomata e assiduamente visitata, devo ammettere che il centro non mi ha entusiasmato particolarmente a livello architettonico anche se ho apprezzato i mercati e i bazaar notturni. In ogni caso la città è un punto di partenza ideale per intraprendere alcune gite nei dintorni.
Importante! Alcune delle escursioni necessiteranno del noleggio di un motorino o di un’auto a seconda della distanza da Chiang Mai (a volte sarà necessario prendere una specie di autostrada). Ricordatevi che per noleggiare un veicolo in Thailandia è obbligatoria la patente internazionale e che la guida è a sinistra. Inoltre, è quasi certo che vi chiederanno di lasciare il passaporto a garanzia: non fatelo per nessun motivo! Optate per lasciare la caparra in denaro, perché il passaporto è la cosa più importante che avete durante un viaggio fuori Europa.
- Noleggio motorino in Thailandia: ci sono moltissimi negozi che noleggiano motorini e anche hotel che offrono questo servizio.
- Noleggio auto in Thailandia: è possibile riservare un’auto su Booking.com e andarla a prendere all’aeroporto di Chiang Mai che è vicinissimo al centro città, ma ci sono molti hotel che offrono questo servizio quindi informatevi in reception. Non preoccupatevi per le strade, sono tranquillissime e nei dintorni di Chiang Mai c’è l’autostrada. Importante: l’auto è molto comoda per le gite fuori porta che elencherò, ma non per raggiungere il centro di Chiang Mai dentro le mura. La città è molto trafficata e trovare parcheggio non è semplice.
Cosa vedere a Chiang Mai
- primo giorno: visita della città vecchia all’interno delle mura, tra i vari templi e mercati;
- secondo giorno: dedicato alla zona a ovest del centro (fuori dalle mura), in modo da visitare i templi e i villaggi della zona di Suthep (il Wat Phra Lat, il Wat Phra That Doi Suthep e il Wat Umong Suan Putthatham) –> per questa gita è necessario noleggiare un motorino.
- terzo giorno: una bellissima gita fuori porta nella zona a est del centro, all’insegna di attività super local. L’itinerario è stato il seguente: visita a questo mercato molto boho-chic โหล่งฮิมคาว che non ha un nome tradotto in nessuna lingua che conosco (basterà metterlo su Google in thailandese e lo troverete), tappa per il pranzo a San Kamphaeng Hot Springs, un parco con terme dove gli abitanti passano il sabato o la domenica (vi consiglio infatti di andare nel weekend), visita al Mae Kampong Village, un villaggio in stile giapponese leggermente in montagna –> per questa gita è necessario noleggiare un’auto.
- quarto giorno: FAE’s Elephant Hospital + estensione a Lampang. Non consiglio mai attività con animali, figuriamoci i santuari per elefanti che sono così di moda in Thailandia. Anche i posti che pensate essere più etici, non lo sono, in quanto lucrano sulla vita di animali selvatici con cui non è normale né naturale fare il bagno, nutrire o accarezzare. Il FAE’s Elephant Hospital, però, è un ospedale per elefanti feriti o che hanno subito traumi vari. Per poter fare una visita al centro, fate una telefonata per assicurarvi che ci sia qualcuno al vostro arrivo dal momento che si trova a un’oretta da Chiang Mai. Dopodiché potreste proseguire fino a Lampang per visitare la città (da non perdere il Wat Phrathat Lampang Luang) –> per questa escursione è necessario noleggiare un’auto.
Mercati di Chiang Mai
- Chiang Mai Night Bazaar
- Sunday Night Market
- Wua Lai Walking Street
- Warorot Market (Kad Luang): mercato più locale
Quinta tappa: Pai
La città si può raggiungere in bus da Chiang Mai —di solito usano i minivan—, o in auto (considerate che la strada è buona ma è tutta curve e in salita, per cui se non avete molta dimestichezza con l’auto optate per farvi accompagnare e una volta lì noleggiate un motorino).
Il centro di Pai si visita in pochissimo tempo e le altre attrazioni sono tutte nelle vicinanze ma, a causa della distanza, vi consiglio di trascorrere a Pai almeno due notti.
Cosa fare a Pai
- Tham Lot: una grotta da visitare assolutamente, a un’ora da Pai. Sappiate che sarà piena di pipistrelli, e io sono morta di paura in diversi momenti, ma ne è comunque valsa la pena. Una volta comprati i biglietti, vi verrà assegnata una guida, in quanto la grotta non si può visitare da soli. Non sperate che parli bene in inglese perché non sarà così, come del resto in tutta la Thailandia.
- Tha Pai Hot Spring: terme naturali molto belle, andate di mattina presto, perché dopo farà troppo caldo.
- Bamboo Bridge: come dice il nome, un ponte di bambù molto lungo che attraversa un grande campo. Il paesaggio tutto intorno è davvero suggestivo ed è consigliata la visita al tramonto.
- Pai Walking Street: una strada del centro piena di bancarelle, ristoranti e bar dove suonano musica live, dove si concentra tutta la vita notturna.
Spero che questa guida su cosa vedere in Thailandia del Nord vi sia utile e che seguirete qualcuno di questi consigli durante il vostro prossimo viaggio! Se fosse così, condividete le vostre impressioni su Instagram e taggate e seguite il profilo @frangyontrip, in cui si parla di viaggi, libri, podcast e vita quotidiana.
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