Sono pochi ormai i posti al mondo che si possono definire incontaminati, dove il turismo di massa ancora non è arrivato e dove non è stato costruito un resort a cinque stelle pronto a ospitare centinaia di persone. Questi luoghi, se ci sono, siamo abituati a pensarli lontani da noi e di difficile raggiungimento. Troppi scali, troppi autobus o treni una volta sul posto, e poco tempo a disposizione per visitarli. Sembra tutto un po’ demoralizzante, soprattutto se è in estate che vogliamo viaggiare, quando tutti sono in ferie e il caos è ovunque.
Ma c’è una soluzione non troppo lontana che consiglio ai viaggiatori più avventurieri, a chi ama il trekking, la natura, il silenzio e la semplicità: sto parlando di organizzare un viaggio alle Azzorre, le lontane ma vicine isole del Portogallo sparse nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico.
Facili da raggiungere, belle da visitare, in questa guida completa vi spiegherò come organizzare un viaggio alle Azzorre fai da te, con tanti consigli e segretucci non turistici, per dei viaggiatori che si muovono in estate ma che vogliono evitare le classiche mete affollate.
E… attenzione, attenzione! Alla fine dell’articolo troverete un E-Book gratuito in PDF da scaricare e da portare con voi nel vostro prossimo viaggio alle Azzorre!
Viaggio alle Azzorre fai da te: cosa sapere
Quando andare alle Azzorre?
Una domanda fondamentale quando si pensa di organizzare un viaggio alle Azzorre, perché be’… avete mai sentito parlare dell’Anticiclone delle Azzorre? Il colonnello Giuliacci saprà sicuramente spiegarlo meglio di me, ma vi basti sapere che con questo concetto si intende: tempo incerto!
Rassegnatevi, alle Azzorre spesso piove, a prescindere dal mese dell’anno; piove in inverno, piove in estate, piove sempre. A volte si tratta di brevi acquazzoni che poco dopo lasciano spazio al sole, altre di pioggerellina londinese che rimane per più tempo. A volte il vento forte spazza via le nuvole, a volte le fa tornare.
Ciò significa due cose: alle Azzorre non si possono fare piani troppo rigidi, perché a causa del tempo ballerino i programmi potrebbero dover cambiare e il k-way dovrà essere il vostro migliore amico, da portare con voi sempre!
In ogni caso, il periodo migliore per visitare le Azzorre è da giugno a settembre, quando il tempo è migliore e si può ammirare uno spettacolo naturalistico unico: la fioritura delle ortensie. Lì, infatti, le ortensie non si coltivano in vaso, ma sono siepi enormi che si susseguono per chilometri e chilometri lungo le strade delle isole.
Come arrivare alle Azzorre e spostamenti tra le isole
Parlando in giro con varie persone ho scoperto che le Azzorre sono isole meno conosciute di quanto credessi. Sembrano lontane, là in mezzo all’Oceano Atlantico, distanti anche dalla madre patria Portogallo, a cui spesso non si attribuiscono nemmeno. Invece sono facilissime da raggiungere e nemmeno troppo lontane.
Basta infatti fare scalo a Lisbona o a Porto e da lì prendere un volo (della durata di circa 2 ore) per una delle isole più grandi: i voli più frequenti sono per São Miguel o Terceira ma sicuramente troverete anche voli per le altre destinazioni, in quanto tutte le isole dispongono di un aeroporto.
La compagnia delle Azzorre si chiama Sata Airlines, l’unica da prendere durante lo spostamento tra isole, ma dal continente alle isole maggiori servono anche compagnie come Ryanair.
Come spostarsi tra le isole
Come spostarsi all’interno di ogni isola: il non semplice noleggio auto!
Mappa del mio tour
Cosa vedere alle Azzorre: le isole che ho visitato
Quando si organizza un viaggio alle Azzorre bisogna prima decidere quanto tempo si ha a disposizione, perché in base ai giorni si potranno visitare più o meno isole. In linea di massima, in 15 giorni è possibile vedere bene 5 isole, dedicando il tempo sufficiente a tutte, senza fare la classica toccata a e fuga.
In generale, le Azzorre sono isole adatte agli amanti della natura, perché non ci sono grosse città da visitare:
- trekking sui vulcani;
- bagno nel freddo oceano per i più temerari;
- avvistamento di balene e delfini;
- passeggiate nei boschi;
- visite a varie pantagioni, dal tè al caffè fino a quelle di ananas!
- tanti tantissimi punti panoramici da ammirare.
Se queste avventure fanno al caso vostro, continuate a leggere per conoscere le isole più nel dettaglio! Scopriremo cosa vedere alle Azzore e in particolare le isole di Terceira, São Miguel, São Jorge, Pico e Faial.
Vi renderete conto che ogni isola ha una sua caratteristica principale e che di certo non vige il detto: vista una viste tutte! Scegliete quindi quelle che più fanno al caso vostro e iniziate a sognare il vostro viaggio alle Azzorre fai da te!
Terceira: l’isola dalla case colorate
Angra do Heroísmo
Il capoluogo di Terceira nonché una delle città più grandi delle Azzorre in generale. Passeggiare per le strade semi-deserte di questa cittadina merita, perché qui le case sono in stile coloniale e sono tutte colorate. Edifici con finestre e porte rosa, rosse, verdi, gialle, viola, e chiese dello stesso stile, ad Angra mi sono sentita catapultata in America Latina. Da non perdere la cattedrale bianca e rosa del Santissimo Salvatore e la Igreja de Misericórdia, bianca e azzurra.
Miradouros di Terceira
- Miradouro Cruz do Canário, se amate contemplare l’oceano;
- Miradouro da Serra do Cume, da dove ammirare gli appezzamenti di terra coltivata dell’isola;
- Miradouro do Pico do Facho sul Monte Brasil;
- Memória a D. Pedro IV, con vista su Angra do Heroísmo.
Le piscine naturali
- Piscinas Naturais Biscoitos a Nord;
- Baía das Quatro Ribeiras a Nord;
- Piscinas Naturais de Porto Martins;
- Piscina Natural do Refugo.
Tra grotte vulcaniche e tubi lavici
Se dovessi fare una classifica delle isole più belle delle Azzorre (tra le 5 che ho visto), Terceira la metterei al quinto posto. Vuoi il mal tempo che mi ha perseguitata, vuoi le poche attività movimentate da fare, forse è l’isola che mi è piaciuta di meno, ma questo è un giudizio del tutto personale.
Al primo posto, però, dal punto di vista culinario, argomento che approfondirò alla fine dell’articolo: in qualsiasi ristorante mi sono fermata, ho mangiato benissimo.
São Jorge, Azzorre: cosa vedere nell’isola delle fajãs
L’ho trovata un’isola autentica, uno dei pochi luoghi in Europa dove è la natura a sovrastare l’uomo e non viceversa.
A São Jorge ho dormito in una casa di legno con vista sull’oceano, ho visitato una piantagione di caffè in un paesello dove vivevano poche anime e ho mangiato un sacco di formaggio, un’altra star dell’isola.
Sono stati due giorni di vita lenta, di passeggiate e soprattutto di silenzio.
Lo spettacolo delle fajãs
Alcune fajãs si possono visitare solo a piedi, mentre altre sono raggiungibili anche in auto, dopo un bel viaggetto pieno di curve, in mezzo a boschi la cui vegetazione quasi sembra esplodere da quanto è rigogliosa:
- Fajã dos Cumbres e Fajã da Caldeira: sono le fajãs della parte nord dell’isola, la prima raggiungibile in auto, l’altra a piedi dopo un trekking non troppo faticoso ma forse non per tutti;
- Fajã dos Vimes: famosa per le sue piantagioni di caffè e i suoi due barettini specializzati proprio in questo, il Café Nunes e Quinta do Café. I sapori sono quelli dell’America Latina, perché quest’isola così piovosa ricorda nella vegetazione quella della Foresta Amazzonica;
- Fajã das Almas: dove è sufficiente fare una piccola passeggiata, in quanto è molto molto piccola e popolata da una manciata di persone.
Pico, tra vino e balene!
A sovrastare l’isola, il monte Pico, la vetta più alta del Portogallo. Se il vostro intento è quello di una vacanza all’insegna della vera avventura, dovete per forza scalare questo vulcano; io, be’… non l’ho fatto! Però l’ho visto da tutte le angolazioni, anche dalla casina di legno di São Jorge e persino dall’alto, dall’aereo a eliche mentre mi spostavo verso un’altra isola.
Whale Watching alle Azzorre
L’escursione, infatti, parte da Lajes do Pico —dove consiglio di alloggiare—, un paesino dove fa quasi sempre bel tempo. Strano ma vero, qui ho trovato sole e mare calmo ogni giorno, mentre bastava spostarsi di qualche chilometro per trovare vento e pioggia.
Fare il whale watching col bel tempo non ha eguali: non essendo il paesaggio grigio, l’avvistamento è più nitido e i colori sono decisamente migliori!
Faial, Azzorre: cosa vedere
Passeggiando per la banchina del porto di Faial mi sono emozionata: c’è una tradizione, infatti, per cui ogni barca che attracca al porto deve lasciare un segno del proprio passaggio, in segno di buon auspicio. Tantissimi sono i murales, le stampe e le scritte di equipaggi che sono passati dalle Azzorre e dove si raccontano i tragitti realizzati.
Visita al Volcão dos Capelinhos
Gli appassionati di fotografia naturalistica non potranno perdersi questo spettacolo, meglio ancora in una giornata non troppo soleggiata, quando il luogo acquista colori scuri ma di grande impatto visivo.
Spiagge e piscine naturali di Faial
La star di Faial: la Caldeira
Cosa vedere a São Miguel
In ogni caso appena si esce dalla città, si ritrova la parte più selvaggia dell’isola, con grossi appezzamenti di terra, spiagge di sabbia nera e vistre strabilianti sull’oceano.
Visitare le piantagioni di São Miguel
Se volete fare qualche attività diversa dal solito, a São Miguel potrete visitare ben due piantagioni con diverse coltivazioni:
- Plantaçao de Ananás dos Açores, in Rua das Laranjeiras a Ponta Delgada: per vedere come si coltivano gli ananas in serra. La visita è gratuita e alla fine offrono un piccolo assaggio di un liquore all’ananas, ma potrete anche provare il frutto o altri cibi a base di ananas;
- Plantaçao de Chá Gorreana: chá in portoghese significa tè, e sì questa è proprio una piantagione di tè, una delle pochissime in Europa, ma sicuramente la più grande. Anche qui l’entrata è gratuita ed è possibile realizzare una visita guidata tra i vari macchinari utilizzati per la lavorazione del tè. Dopo una degustazione rapida dei prodotti, poi, potrete fare un piccolo trekking tra le piantagioni, un vero spettacolo soprattutto se siete piloti di drone!
Le terme naturali di São Miguel
- Parque Natural da Caldeira Velha: per immergersi completamente nella natura, in una vera e propria foresta con cinque piscine termali. Più che stabilimento, si tratta di uno spazio selvaggio quasi al 100%, quindi non vi immaginate docce o spogliatoi (ce ne sono giusto un paio). Il biglietto però va prenotato in quanto le entrate sono scaglionate e il tempo massimo è di un’ora e mezzo. Un piccolo consiglio: dato che le piscine sono veramente molto calde, non è una brutta idea visitarle quando il cielo è coperto o piove leggermente. Col sole a picco potrebbe essere problematico stare tutto quel tempo in ammollo al caldo!
- Furnas: in questo paese che va visitato a prescindere dalle piscine termali, si trovano due stabilimenti, la Poça da Dona Beija e le terme del Parque Terra Nostra. Per me il primo batte a mani basse il secondo, perché dispone di molte più piscine e l’organizzazione è migliore. Aspettatevi una struttura un po’ più costruita rispetto alla Caldeira Velha, ma comunque ben inglobata nella natura. Attenzione! Queste terme sono ricchissime di ferro, infatti le pareti delle piscine sono arancioni, per cui immergetevi con un costume a cui non tenete molto, meglio se nero, perché si macchierà irrimediabilmente.
Sete Cidades: i laghi fratelli
Visitare Sete Cidades non è proprio semplice come si crede perché, come in ogni punto in alto di queste isole, la nebbia e le nuvole sono un problema reale.
Vedendo la webcam meteo per più giorni consecutivi, però, ho notato che in genere la mattina non è mai un buon momento per addentrarsi sulle montagne e che l’orario con meno nebbia è tra le 14 e le 17 del pomeriggio. Non sarà una certezza assoluta, ma può aiutare.
Escursione solo col bel tempo: isolotto di Vila Franca
Se avete intenzione di passarci un bel po’ di ore, non dimenticatevi acqua e cibo: l’isolotto è riserva naturale, per cui non ci sono strutture di nessun genere. Il traghetto, cioè un barchino minuscolo che non va a remi per grazia del cielo, costa 10€ andata e ritorno e c’è ogni ora. La durata del tragitto è di una decina di minuti.
Escursione carina, ma solo se c’è il sole, perché altrimenti i colori del blu a contrasto con le rocce non si apprezzano e fare il bagno diventa un problema, ricordatevi che parliamo di oceano!
Mangiare alle Azzorre
Non sarebbe il mio blog se non vi dessi consigli su cosa mangiare e dove. In generale il cibo del Portogallo mi è piaciuto moltissimo: moltissimi tipi di pietanze, molto variegate e un caffè sorprendentemente buono.
I piatti tipici delle Azzorre, comunque, differiscono da quelli continentali: qui troverete tanto pesce alla griglia, stufati di carne, sauté di crostacei e molte verdure invernali, come il cavolo verza o le patate dolci. Di seguito qualche ristorante non turistico che mi ha particolarmente colpito:
- Terceira: il ristorante Beira Mar nel paesino di São Mateus e la Taberna Roberto poco fuori da Angra do Heroísmo;
- Pico: Mar Sushi Terrace a Lajes do Pico. Sì, ho scritto sushi, e posso assicurarvi che è stata un’esperienza super local! Il pesce del sushi, infatti, è pescato nel mare davanti all’isola, per cui non troverete salmone o gamberi, ma solo tonno, ventresca e altri pesci bianchi pescati nei dintorni. Tra l’altro il ristorante è molto bello, poco conosciuto e con vista sull’oceano;
- São Miguel: Reserva Bar, a Ponta Delgada, una vinoteca straordinaria, dove si possono fare degustazioni di vino accompagnate da formaggi, salumi e conserve provenienti da tutto il Portogallo.
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Un E-Book gratuito in PDF scritto da me con tantissime tips e informazioni dettagliate che ti aiuterà a organizzare il tuo viaggio alle Azzorre!
Hai la grande capacità di rendere interessanti anche i luoghi che potrebbero non corrispondere alle aspettative del turista medio, offrendogli delle prospettive diverse dalla solita caotica vacanza.
Bravissima