Il mio viaggio a Marrakech è stato anche la mia prima volta in Marocco. Avevo poco tempo rispetto ai viaggi che di solito faccio e avevo paura che un fine settimana lungo non bastasse per visitare tutto e in particolare per riuscire a respirare la vera aria che tira a Marrakech.
E invece mi sbagliavo, perché in 3 giorni pieni sono riuscita a vedere la città in lungo e in largo, a scoprire qualche chicca meno turistica e a gettare le basi per un altro piccolo sogno, ovvero un on the road in Marocco in moto, che spero di fare a breve, perché questo paese mi è davvero piaciuto molto.
Ecco quindi una guida completa su cosa vedere a Marrakech, su dove mangiare per non cadere nei classici ristoranti turistici che popolano la Medina e su dove dormire. Come sempre nel mio blog, non mancherà qualche chicca segreta per fare un’esperienza ancora più autentica, fuori dai battuti percorsi turistici.
Tabella dei contenuti
Cosa vedere a Marrakech in 3 giorni
Medrasa di Ali Ben Youssef
Giardini Majorelle
Il complesso è formato da un giardino botanico enorme, che ospita moltissime specie di piante provenienti da tutto il mondo, tra cui tantissime varietà di palme e cactus. Non manca poi la residenza principale, dalle linee cubiste con influenze moresche, di color blu majorelle, una particolare tipologia di blu freddo creata da Jacques Majorelle e ispirata alle tonalità dei villaggi berberi e della kasbah di Marrakech.
Palazzo Bahia
Maison de la photographie
Le Jardin Secret
Shopping a Marrakech: i souk
- Souk Semmarine: qui sono sicura di esserci stata, è il più famoso, il più fornito e credo anche il più grande. Un reticolato infinito di minuscole stradine dove si vende di tutto;
- Souk Ableuh: appena fuori dalla piazza principale della città Jemaa El-Fnaa (che non mi è piaciuta per niente causa addestratori di scimmie incatenate e di poveri serpenti storditi). È un souk famoso per le spezie. Quando comprate le spezie, però, fate attenzione! Molti negozi non vendono le vere spezie marocchine, ma le importano dalla Cina per venderle ai turisti. Per cui, prima dell’acquisto, fate le vostre valutazioni;
- Souk Kchacha: dove potrete acquistare ottima frutta secca;
- Souk Haddadine: lanterne a tutto spiano;
- Souk Siyyaghin: per gli amanti dei gioielli.
Viaggio a Marrakech: esperienze local
Provare un Hammam “local”
Girando per la Medina troverete sicuramente diverse spa locali, a voi la scelta! Ricordatevi, però, oltre di portare costume e ciabatte, che gli uomini saranno divisi dalle donne, cosa che non succede invece nelle spa per turisti.
Mercato Bab El Khemis
intente a fare ogni tipo di acquisto. Il mercato è enorme e si vende qualsiasi cosa, tra cui tante tante cianfrusaglie: oggetti buttati a terra, “reperti” di antiquariato di poco valore, una miriade di prodotti che mai avreste pensato di trovare in un mercato. Dai cellulari agli IPad con lo schermo rotto, ai soffioni per la doccia tutti impolverati, ai giochi per bambini risalenti agli anni ’70, fino alle porte, ai divani e a qualsiasi altra cosa vi possa venire in mente. E vogliamo parlare dei floppy disk?
Fermatevi a osservare la quotidianità
Dove mangiare a Marrakech: non fatevi ingannare!
Per questo, Marrakech è piena di rooftop dove fare un aperitivo per vedere il tramonto, di caffè instagrammabili e di ristoranti dove scorgerete solo visi occidentali. Quindi viene da chiedersi: ma la gente del posto a mangiare dove va?
Chiedendo un po’ in giro ho scoperto che in Marocco non è molto radicata l’usanza della cosiddetta cena fuori, perché la gente in genere mangia a casa con gli amici e al massimo se va fuori prende una cosa al volo. Se cerchiamo bene, però, se non abbiamo timore di perderci per le minuscole stradine della Medina, qualche ristorantino salta fuori. Eccone un paio che mi sono particolarmente piaciuti:
- Naima Couscous: un’insegna semplice con una scritta che recita in francese “bon couscous”, cinque tavoli, tre donne in cucina e l’atmosfera di casa. Da Naima si mangia solo couscous, in genere quello con pollo e verdure ma si può richiedere anche l’opzione vegetariana. Per questo motivo non c’è il menù; ci si siede, la cameriera viene a prendere l’ordinazione delle bevande e dopo un po’ si viene serviti. Il couscous è molto buono e si mangia direttamente da un piatto grande che viene posto al centro del tavolo.
- Mokhtar Resto Imo: nella zona nord, sulla strada per andare ai Giardini Majorelle. Il ristorante è a conduzione familiare, vi accoglieranno due fratelli molto gentili e mangerete cucina tipica davvero buona.
Un corso di cucina consigliato
Un’altra esperienza che mi sento di consigliare è un pranzo o un corso di cucina presso l’associazione non profit Amal, che da anni si impegna ad aiutare donne vittime di violenza domestica o quelle che non hanno potuto studiare inserendole in un programma di empowering femminile, che ha l’obiettivo di renderle indipendenti in primis da un punto di vista economico, impiegandole nel settore culinario e non solo.
Esistono due sedi di Amal: Amal Targa Center, una bellissima struttura dove si può sia pranzare che realizzare i corsi di cucina, e Amal Gueliz Restaurant, un ristorante aperto solo a pranzo.
Dove dormire a Marrakech?
La parola d’ordine è riad, le antiche abitazioni urbane tipiche del Marocco, composte da un’insieme di stanze che affacciano su un cortile interno e da una terrazza con vista sulla città. Oggi sono molti i riad che si sono convertiti a uso turistico, quindi di certo non farete fatica a trovarne uno. L’unico consiglio che mi sento di dare è di cercarlo il più vicino possibile alle mura della Medina e non proprio al centro: in questo modo sarà più comodo raggiungerlo col taxi dall’aeroporto e in più non dovrete camminare per un bel pezzo con i bagagli in mano. Considerate, infatti, che dentro la Medina non ci sono marciapiedi e che spesso le strade non hanno un nome, per cui trovare i riad molto centrali a volte non è semplice.
Spero che questa guida alternativa su cosa vedere a Marrakech vi abbia incuriosito: anche con pochi giorni a disposizione si può cercare di vivere qualche esperienza un po’ più autentica e meno turistica!
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